Un paio di giorni fa Matteo Salvini era tornato a tuonare contro l'operazione Sophia, il sistema europeo di controllo dell'immigrazione in mare, che tra l'altro è sotto il comando italiano. un sistema nel quale il vicepremier leghista vede in realtà una "falla", un pericolo per la sua strategia dei "porti chiusi". Salvini aveva già avuto un duro confronto su "Sophia" con la ministra della Difesa Elisabetta Trenta subito dopo l'estate. Ma anche stavolta, anche nel quadro di un atteggiamento collaborativo e conciliatorio con l'Europa con un occhio alla manovra, Salvini ha dovuto arrendersi i governo ha deciso una proroga della partecipazione italiana a Sohia di tre mesi. Sulla decisione ha influito anche una valutazione dei costi-benefici, visto che perchè sia la sola Marina Italiana a garantire la sicurezza della frontiera marittima italiana servirebbero almeno 130 milioni di euro in più all'anno. E poi per i numeri: appena 106 migranti sono sbarcati dalle navi militari in Italia, tra giugno e oggi.E poi, senza la partecipazione italiana, un'altra missione europea verrebbe comunque varata con spagnoli, tedeschi e francesi ai controlli. E allora sì che sarebbero guai per l'Italia... Leggi anche: Matteo Salvini, ultimatum all'Europa sull'operazione Sophia: "Così non si va più avanti"