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Congo, svolta nel caso adozioni: "Soluzione in tempi rapidi"

Cécile Kyenge

Svolta nel caso adozioni: "Riesame del caso in tempi rapidi". Ma le nostre istituzioni hanno dormito: 26 famiglie passano le feste in Africa

Andrea Tempestini
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Qualcosa si muove sul fronte congolese: Enrico Letta ha ricevuto rassicurazioni dall'omologo del Paese, Augustin Matata Ponyo Mapon, circa la volontà delle autorità di Kinshasa di procedere in "tempi rapidi" al riesame dei casi di adozione da parte delle famiglie italiane, ben 26, attualmente bloccate in Congo. La notizia è stata resa nota da Palazzo Chigi, e il premier ha confermato di avere disposto l'invio a Kinshasa di una delegazione di alti funzionari del ministero degli Esteri e dell'Ufficio del ministro dell'Integrazione, che già da mercoledì terrà degli incontri con lo stesso primo ministro e le autorità competenti. Obiettivo, "consentire un rapido ritorno in Italia delle famiglie con i proprio figli". Natale in Congo - Qualcosa si muove, ma fuori tempo massimo: le famiglie sono bloccate in Africa ormai da più di un mese - mancano dei permessi burocratici - e saranno costrette a trascorrere il Natale fuori dall'Italia. Un fallimento, per il ministro dell'Integrazione, Cécile Kyenge, contro il quale ha recentemente puntato il dito Mario Borghezio, che ha contestualmente accusato l'ambasciatore italiano nel Paese. Intanto, dal Congo, Matata ha ricordato che tutte le adozioni internazionali sono temporaneamente sospese poiché il governo locale ha deciso di riesaminare le procedure e di correggere le irregolarità riscontrate in alcuni casi. Il premier congolese ha poi assicurato sulla volontà delle autorità locali di "procedere, con la massia considerazione e nello spirito di amicizia esistente tra i due Paesi, al riesame dei casi, in tempi rapidi e conformemente alle procedure vigenti".

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