Cerca
Logo
Cerca
+

Nave Diciotti, la vergogna dell'Europa contro l'Italia: "Se ci minacciate ancora vi isoliamo"

Giovanni Ruggiero
  • a
  • a
  • a

Solo per il 2019 le finanze dello Stato italiano si ritroveranno a pagare 700 milioni di euro in più rispetto al previsto sui propri titoli di Stato. Tutta colpa di quel che è successo negli ultimi giorni nei mercati, quando lo spread sui titoli a 10 anni hanno visto crescere il proprio spread con Portogallo e Spagna come non succedeva da tempo. E come riporta il Corriere della sera, i differenziali stavolta non sono cresciuti per colpa degli annunci sul bilancio del governo, ma sugli eventi politici accaduti attorno all'esecutivo italiano. Leggi anche: Salvini, Libero raccoglie le firme a sostegno del ministro indagato: #nessunotocchisalvini Gli investitori internazionali quindi hanno reagito sugli istinti e le posizioni del governo rispetto agli altri Paesi europei e ai presunti effetti nei meccanismi dell'Unione europea. Determinanti sono stati i fatti sulla nave Diciotti, con il rifiuto di quasi tutti gli Stati membri di accogliere parte degli immigrati a bordo dell'imbarcazione della Guardia Costiera. Poi la minaccia di non pagare i versamenti per due miliardi di euro netti l'anno al bilancio Ue, con la minaccia da parte del presidente del Consiglio Giuseppe Conte. E infine il vertice tutto politico tra Matteo Salvini e il premier Ungherese Viktor Orban, che non fa dormire sonni tranquilli alle cancellerie di mezza Europa. Leggi anche: Lannutti, il piano diabolico per lascia l'Unione europea: "Ci facciamo cacciare" L'aumento dei rendimenti sul debito italiano sarebbe stato causato dall'interpretazione che gli investitori hanno dato su quel che accadeva nelle ultime ore nei corridoi di Bruxelles. È emersa infatti la volontà unanime di isolare il governo italiano, così da spingerlo alla sconfitta politica sulla nave Diciotti. Dietro il rifiuto di accogliere gli immigrati attraccati a Catania, ci sarebbe la volontà di Germania e Francia in testa di non accettare la soluzione italiana, vista più come una prova di forza che come una via strutturata per affrontare l'emergenza immigrazione. E l'avvertimento esplicito c'è anche stato, quando il premier francese Edouard Philippe ha avvertito che il metodo negoziale imposto dalle decisioni di Roma può portare l'Italia "in un vicolo cieco". Ecco la solidarietà europea.

Dai blog