Washington, 10 mag. - (Adnkronos/Ign) - E' Ariel Castro - l'uomo accusato del sequestro delle tre ragazze di Cleveland - il padre della bambina di 6 anni, figlia di Amanda Berry, tenuta prigioniera e segregata per dieci anni dall'uomo assieme ad altre due giovani, Gina Dejesus e Michelle Knight. Lo hanno confermato i test del DNA, stando a quanto reso noto in un comunicato dal procuratore generale Mike DeWine, secondo il quale i test eseguiti sul campione di Dna di Castro, ricevuto dal Bureau of Criminal Investigation (Bci) della procura generale, e analizzato in laboratorio, confermano la paternità di Castro. "Per me è morto" ha detto Angie Gregg, l'altra figlia di Ariel Castro, in un'intervista alla Cnn spiegando di non volerlo vedere mai più. "Non ci saranno visite, non ci saranno telefonate. Non sarà più mio padre". "E' il più malvagio, vile e demoniaco criminale" di cui abbia mai sentito parlare. "Mi chiedo tutto questo tempo, come possa essere stato tanto buono con noi, mentre avrebbe sequestrato giovani donne, ragazzine, figlie di altri, strappandole alle loro famiglie, senza sentirsi mai abbastanza in colpa negli anni per rinunciare e lasciarle libere". La figlia di Castro racconta che "avrebbe voluto morire" quando ha appreso delle ragazze sequestrate, due delle quali, Berry e De Jesus, conosceva ai tempi della scuola. "Tutto questo accadeva quasi sotto i miei occhi", racconta ancora la ragazza, ricordando quanto tempo impiegasse il padre a rispondere alla porta quando lei andava a trovarlo. Ma poi le visite in casa di Castro si svolgevano in modo normale, lei il marito e il padre mangiavano, guardavano fotografie e ascoltavano musica". "Sembrava contento di vederci e non ci metteva fretta per mandarci via". Castro è stato formalmente accusato ieri di quattro capi di imputazione per sequestro e tre per stupro e per lui è stata fissata una cauzione da 8 milioni di dollari. Uno dei capi di imputazione per sequestro riguarda proprio la bambina di sei anni trovata nella casa di Castro.