Putin e lo stop alle importazioni: si rischia un danno da 2,5 miliardi

di Ignazio Stagnodomenica 10 agosto 2014
Putin e lo stop alle importazioni: si rischia un danno da 2,5 miliardi
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Per il momento è una guerra commerciale a bassa intensità. Come tutto il resto del conflitto, peraltro. La Russia ha bloccato per un anno le importazioni di alcuni prodotti agro-alimentari. È la risposta alle sanzioni decise da Usa, Europa, Canada e Australia dopo l'annessione della Crimea e la strana guerra con l'Ucraina: missili e proiettili fanno strage ma sembra che vengano sparati per autocombustione. Ieri il Cremlino ha diffuso l'elenco dei prodotti agricoli vietati. Si tratta di carne, pesce, frutta e ortaggi, latte, formaggi e derivati. Lo stop avrà ricadute evidenti sul made in Italy ma non ancora devastanti. Le nostre esportazioni di ortofrutta valgono 131 milioni, carni fresche e lavorate 78 milioni, latte e derivati 51 milioni. Un impatto che riguarda solo il 10,3% delle vendite delle specialità alimentari in Russia (circa un miliardo). Fortunatamente resta al momento fuori il grosso delle esportazioni rappresentato da vino e spumanti. Complessivamente valgono 260 milioni e sono in crescita rispettivamente del 12 e del 49%. (...) Continua a leggere l'approfondimento di Nino Sunseri su Libero in edicola oggi venerdì 8 agosto