Decollato alle 00.41 di sabato 8 marzo dall'aeroporto di Kuala Lampur, il boeing 777 della Malaysia Airlines avrebbe dovuto atterrare a Pechino alle 8.11 dello stesso giorno. Nella capitale cinese, però, il volo non è mai arrivato. Verso le 2.15 di quella notte, il velivolo MH370 ha virato verso Ovest per cominciare a percorrere una rotta diversa da quella prevista. Da quel momento, è rimasto in volo per altre 7 ore. E, infine, è precipitato tra le acque dell'Oceano Indiano. Cos'è successo a bordo? L'ipotesi dell'avaria non basta a spiegare quanto accaduto. La pista del terrorismo, inizialmente percorsa dagli inquirenti, sembra essere la più improbabile: il relitto è stato ritrovato in un angolo remoto del globo, lontano da qualsiasi pista di atterraggio, da ogni città o possibile obiettivo. Quale attentatore avrebbe voluto condurre l'aereo in un luogo tanto ameno? Tutto quello che non torna - La tesi del dirottamento, a 17 giorni dalla scomparsa del volo, resta ancora la più plausibile. Molti punti, però, restano ancora in sospeso. Per esempio, non è ancora chiaro cosa sia successo in quelle ore a bordo del volo. I 239 passeggeri erano al corrente di quanto stava accadendo oppure, mentre l'aereo precipitava, erano già tutti morti asfissiati per la decompressione della cabina? I sospetti su pilota e co-pilota, intanto, s'infittiscono. Qualcuno ha deciso di variare la rotta del volo e ha impostato le nuove coordinate geografiche sul computer di bordo per poi interrompere qualsiasi comunicazione. Una coincidenza inquietante - Dopo il decollo, il jet ha cominciato a subire manovre impreviste: prima una discesa a 12mila piedi, poi un'impennata fino a 45mila. Ma perché? Un suicidio, un tentativo di dirottamento interrotto da un guasto o il ri-dirottamento della storia: gli investigatori sperano di riuscire a recuperare le scatole nere per far luce sull'accaduto. Inoltre pare che, proprio alle 2.15 (l'ora della virata in direzione Ovest), il boeing della Malaysia Airlines si sia trovato a volare nello stesso punto di un altro 777, l'Emirates EK343 diretto a Dubai: voleva sfruttarne la scia? Per i parenti dei passeggeri l'angoscia continua.