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Marò, anche Terzi ora l'ha capito: l'India prende in giro l'Italia

Il ministro aveva detto: "Torneranno a casa entro Natale". Nuova Delhi tace e la Farnesina convoca l'ambasciatore

Giulio Bucchi
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di Carlo Nicolato Con imperdonabile ritardo il governo italiano ha convocato ieri l'ambasciatore indiano in Italia Debabrata Saha per chiedere conto di un'altro ritardo, quello della Corte Suprema di Nuova Delhi che deve emettere la sentenza caso dei due Fucilieri della Marina, Massimiliano Latorre e Salvatore Girone. Verosimilmente la somma dei due ritardi farà in modo che i marò italiani passeranno il Natale a Kochi in india dove si trovano il libertà provvisoria su cauzione e questo nonostante la promessa del nostro ministro degli Esteri Terzi che l'ottobre scorso assicurò che i due italiani avrebbero trascorso le feste natalizie a casa. Prassi o no, avrebbe potuto intervenire di persona Terzi, o meglio ancora il nostro presidente del Consiglio, ma entrambi hanno preferito delegare la patata bollente al segretario generale della Farnesina Michele Valensise che, seppur capace, non ha certo il peso politico di un premier o un ministro degli Esteri. Ma ancora più sconcertante è il fatto che il richiamo italiano arriva dopo 24 ore dall'incontro quasi speculare in India tra il nostro ambasciatore Giacomo Sanfelice e il ministro degli Esteri indiano, Salman Khurshid, che a differenza dell'omologo italiano s'è scomodato di persona, incontro dal quale sono venute fuori parole di miele sui buoni rapporti tra i due Paesi e poco altro.   Leggi l'articolo integrale di Carlo Nicolato su Libero in edicola oggi, venerdì 14 dicembre

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