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Non riesce a imparare il CoranoUcciso di botte un bimbo di 7 anni

La madre voleva fare bella figura davanti all'Imam, ma di fronte all'incapacità del figlio di memorizzare 35 pagine del Libro lo ha massacrato e poi gli ha dato fuoco

Nicoletta Orlandi Posti
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Voleva che il figlio facesse bella figura con l'imam, che fosse in grado di recitare a memoria le pagine del Corano, ma Yaseeb, di soli sette anni, non ce la faceva. Preferiva giocare piuttosto che memorizzare e  ripetere quelle parole senza fare errori. La madre per questo lo ha picchiato fino ad ammazzarlo e poi gli ha dato fuoco.  Sara Ege, 33 anni, è stata riconosciuta colpevole di omicidio da un tribunale di Cardiff, Londra, e ora rischia l'ergastolo. Il piccolo Yaseeb è morto nel luglio del 2010, dopo mesi di percosse. La madre, laureata in matematica e di origine indiana, ha a lungo accusato il marito Yousef per la morte del bambino, ma i giudici di Cardiff non le hanno creduto. La verità è emersa dopo un processo scandito da prove e testimonianze estremamente drammatiche durante le quali ha anche ammesso il motivo di quel gesto assurdo: la sua "frustrazione". Voleva che il figlio facesse bella figura con l'imam: "Gli avevo chiesto di imparare 35 pagine a memoria in tre mesi, gli avevo anche promesso una bicicletta nuova come premio", ha raccontato alla Corte. "Ma Yaseen non era bravo: in un anno aveva memorizzato solo un capitolo. Eppure lo sapeva quanto fosse importante, per tutta la famiglia". E allora giù botte, con un bastone, un martello. Lo colpiva con qualsiasi cosa trovasse a portata di mano. A muoverle la mano era il 'demonio', ha raccontato in aula. Dopo la morte di Yaseen, a uno degli psichiatri che l'avevano in cura ha detto che così si sentiva "al 100% meglio".

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