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La Nato dice sì ai missili Patriot in Turchia. Ankara "ha diritto a difendersi"

La Turchia da tempo mal sopporta la vicina Damasco. I siriani hanno attaccato spesso i confini turchi. Ora Ankara ha ottenuto i missili per respingere l'offensiva di Assad

Ignazio Stagno
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La Turchia lo chiedeva da tempo. Ora è stata accontentata. Come previsto la Nato ha autorizzato il dispeigamento di batterie di sistemi di difesa antimissile Patriot in Turchia al confine con la Siria. Lo ha deciso il vertice dell'Alleanza Atlantica accogliendo la richiesta di Ankara, costretta più volte a rispondere a colpi sparati dalla Siria e caduti in Turchia. L'episodio più grave causò 5 morti ad Akcacale all'inizio di ottobre. I Patriot, di fabbricazione Usa, dovrebbero essere forniti da Germania e Olanda come avvenne nel 2003 in occasione dell'invasione in Iraq. Una soluzione che può garantire meglio i confini turchi ma che sembra un segnale alla Siria da parte della Nato. Gli Stati Uniti in sostanza armano la Turchia per cercare di piegare la resitenza di Damasco. Intanto in Siria la guerra civile continua ad insanguinare le strade. E il regime resta alò suo posto. 

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