Israele prepara le truppe di terra"Potremmo agire entro 24-36 ore"
Altri missili di Hamas su Tel Aviv, pronta la risposta: "Se non termina il bombardamento entreremo a Gaza". Il conteggio delle vittime oltre 50
Le sirene antimissile tornano a suonare a Tel Aviv, dove si è udita un'assordante esplosione. La guerra continua. Le notizie vengono rilanciate dal sito di Haaretz. In parallelo continua la risposta militare di Israele, che colpisce per il quarto giorno la Strisca di Gaza. Il conteggio delle vittime ufficiali sale a 45: tre i morti in Israele, 42 nella Striscia, di cui 13 civili (almeno sei i bambini sotto i sei anni). Centinaia i feriti palestinesi. Israele deve però reagire al continuo lancio di razzi operato da Hamas, e l'esercito con la stella di David, secondo quanto si è appreso, si appresterebbe ad entrare a Gaza in questo fine settimana (le truppe già ieri, venerdì 16 novembre, si erano schierate sul confine). Attacco di terra - L'indiscrezione sul possibile attacco di terraè stata rilancia dal Times, che cita fonti delle forze armate. Poi è arrivata anche la conferma da parte del vice-ministro degli esteri israeliano, Danny Aylon, che alla Cnn ha dichiarato: "Se dalla Striscia continuerà l'ininterrotto lancio di razzi contro Israele, entro 24-36 ore lanceremo un'offensiva militare di terra nell'enclave costiera. Non vorremmo entrare nella Strisca, ma se il bombardamento continuerà non potremo fare altro. I razzi - Nella scorsa notte, incessanti, sono proseguiti i bombardamenti al confine con la striscia di Gaza. Secondo quanto riferito dall'ufficio del premier istraeliano, soltanto il 4% dei razzi ha colpito lo Stato ebraico: almeno 60, spiega, hanno colpito civili palestinesi nella stessa striscia di Gaza. Hamas ha riferito che sono sedici i razzi lanciati dalla Striscia di Gaza verso Israele. Non è stato registrato alcun ferito. Altri 5 razzi sono stati intercettati dal sistema israeliano anti-missile, Iron Dome. Le notizie sono state fatte trapelare dal portavoce della polizia, Louba Samri. Fonti militari, inoltre, aggiungono che il numero dei lanci di razzi da Gaza è "sensibilmente diminuito". Scontri nei territori - Nel corso di tutta la giornata, nei Territori, si sono verificati scontri tra l'esercito israeliano e la popolazione palestinese, che protesta per l'operazione militare: circa trecento manifestanti si sono radunati nella centralissima piazza di al-Manara a Ramallah, e sventolavano numerose le bandiere verdi di Hamas. La popolazione palestinese incitava a colpire nuovmanete Tel Aviv con i razzi. Altri manifestanti si sono radunati nei pressi del chcek-point di Huwara, punto d'ingresso alla città di Nablus, situato nelle vicinanze degli insediamenti israeliani di Itamr, Esh Qedesh e Yitzhar. L'esercito israeliano ha reagito con il lancio di lacrimogeni e con il fermo di diversi manifestanti. Israele accerchiato - Il ministro degli Esteri tunisino Rafik Abdessalem ha fatto visita a Gaza al palazzo del governo di Hamas distrutto da un attacco aereo israeliano. Durante la sua visita i raid dello Stato ebraico non si sono fermati. "Siamo irremovibili nel sostenere e fornire assistenza ai nostri concittadini di Gaza". Quindi le parole del governo turco: "Israele dovrà rendere conto per il massacro di bambini innocenti a Gaza", ha spiegato il premier Tayyp Erdogn. Per Israele, insomma, il fronte è caldissimo, con la maggioranza dei paesi Mediorientali schierati in difesa dei palestinesi. In parallelo, il leader di Hamas, Khaled Meshaal, Al Cairo, sarebbe riluttante ad accettare un "cessate il fuoco" senza avere la garanzia del fatto che Israele lo rispetterà. Il segretario generale della Lega Araba, Nabil el Araby, in apertura della riunione straordinaria dei ministri degli esteri arabi, ha definito l'aggressione israeliana a Gaza "un crimine contro l'umanità".