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Dal calcio alla politica via Milan: Silvio lascia, Sheva inizia, Fabio applaude

Mentre si avvicinano le elezioni ucraine, dove lo storico numero 7 del Diavolo corre per un seggio da parlamentare, mister Capello elogia il ritiro del Cav: "Mossa da uomo geniale"

Roberto Procaccini
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  Per un Silvio Berlusconi che lascia, ci sono due ex dipendenti che, rispettivamente, seguono le sue orme e lo applaudono. Ex dipendenti, poi: il primo è Andriy Schevchenko, punta di diamante del Milan nonchè pupillo del Cavaliere, che è candidato alle elezioni parlamentari che si terranno domenica 28 ottobre. Il secondo è Fabio Capello, ct della Russia ed ex allenatore pluridecorato del club di via Turati. L'usignolo di Kiev in Parlamento - Sheva ha abbandonato il calcio giocato a luglio, appena terminati gli ultimi Europei, annunciando poi l'ingresso in politica. L'imprinting berlusoconiano pare di vederlo anche nella lista che ha scelto per la sua seconda carriea: Avanti Ucraina, nome che ricorda un prodotto del suo mecenate italiano, il Forza Italia del 1994. Stella della Dinamo Kiev, attaccante per sette stagioni del Milan, un passaggio non molto fortunato (ma neanche inglorioso) nel Chelsea, eroe indiscusso della nazionale ucraina, Sheva è stato un campione assoluto con un palmares da fare invidia. Ha vinto, solo per fare qualche esempio, cinque scudetti ucraini, uno in Italia, una Champions, una Supercoppa europea e un Pallone d'oro. Shevcenko in patria è una stella e ora si pone un nuovo obiettivo: superare lo sbarramento ed entrare nel Verkhovna Rada, il parlamento ucraino. Non è un goal facile - Le proiezioni del voto vedono Avanti Ucraina (movimento nato nel 2004 e da sempre vicino al partito filo-russo di Viktor Yanukovich) in bilico sulla soglia di sbarramento (fissata al 5 per cento). La candidatura di Shevchenko finora non ha aiutato granchè, anche perchè sulla scena politica ucraina c'è un altro ex sportivo che sta facendo incetta di voti. Vitaliy Klitschko, campione mondiale di pugilato pesi massimi e leader della lista Udar (pugno), vola al 16 per cento, secondo dietro al Partito delle Regioni di Yanukovich e davanti pure al movimento della bella (e incarcerata) Yulia Tymoshenko. Gli elogi del mister - Il ritiro di Berlusconi è "l'ennesima mossa geniale di un uomo che ha dimostrato di essere il più intelligente politicamente e il più sensibile umanamente". Parola di Fabio Capello, uno che il Cavaliere lo conosce bene per aver vinto con lui 4 scudetti e una coppa dei Campioni e che, da quando è entrato in politica, dice di averlo "sempre votato". Il mister friulano rimpiangerà il Silvio premier? "Se il presidente ha deciso così avrà fatto molte valutazioni - spiega -. Per quel che mi riguarda dico che è giusto fermarsi quando tutto il mondo chiede di fare spazio ai giovani". Dal Milan alla politica - L'esempio di Berlusconi, diviso tra imprenditoria, sport e politica, deve aver suggestionato i suoi giocatori. George Weah, attaccante liberiano in forza al Milan per cinque stagioni, nel 2005 ha corso alle presidenziali nel suo paese: vincitore al primo turno, è stato battuto al ballottaggio. Il difensore Kaka Kaladze, nove anni in rossonero prima di chiudere la carriera al Genoa, è stato nominato l'8 ottobre vicepremier e ministro in Georgia dopo aver appeso gli scarpini al chiodo a maggio.  

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