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L'Fbi blocca la rete: lunedì all'alba 300mila computer K.O.

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Leonardo Diana
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Questa volta i Maya non centrano nulla e non ci troviamo di fronte ad una catastrofe naturale ma c'è già chi parla di Apocalisse 2.0. A partire dall'alba di lunedì, circa 300mila computer saranno a rischio infezione. Addio Internet, chiunque vorrà connettersi, anche sui siti più famosi di tutto il mondo, da Facebook ad Apple sarà automaticamente escluso dal world wide web. A sbatterci fuori dalla rete sarà l'Fbi per conto del tribunale di New York. Nemmeno i computer Apple, che sono molto meno esposti di quelli che operano con Windows, saranno immuni dagli attacchi dei pirati e il tanto temuto virus è pronto a colpire ogni tipologia di computer. Il malware in questione ha già preso possesso dei computer infettati e scatterà appena i pc o i tablet tenteranno di collegarsi al web. Un virus che viene da lontano - È il novembre scorso quando l'Fbi annuncia di aver sgominato una pericolossima centrale di hacker operante dalla Russia agli Stati Uniti, passando ovviamente anche per l'Europa. I banditi sono riusciti a impossessassarsi di oltre quattro milioni di computer in tutto il mondo, dando vita ad un'associazione criminale con un giro d'affari pari a 14 milioni di dollari. Questa volta però, non ci troviamo di fronte ad semplice virus che si attacca ai nostri pc trasformandoli in tanti bot, questo  malware, chiamato DnsChanger perché cambia appunto l'indirizzo Dns: in pratica il computer colpito naviga su un Internet parallelo disegnato dagli hacker in cui i siti non sono quello che appaiono.  L'intervento dell'Fbi - Così l'Fbi, attraverso una delicatissima operazione antihacker, è costretta ricostruire il mondo "parallelo" di Internet dando orgine ad una serie di server alternativi che impediscono ai pc colpiti di navigare sul web pirata. Naturalmente si tratta di una misura temporanea, decisa appunto dal tribunale di New York città da cui parte l'operazione anti-pirateria. La misura temporanea finisce proprio lunedì 9 luglio, e da quel momento in poi i computer non saranno più protetti. Fortunatamente i siti pirata sono già stati bloccati e l'unica conseguenza sarà il blocco totale di Internet. Come scoprire se si è "infetti" - Negli Stati Uniti, le grandi compagnie come At&T hanno già preannunciato di aver predisposto server di emergenza per ridirigere il traffico dei computer infetti. Da Facebook a Google è nata una campagna di sensibilizzazione, basta un semplice test su un sito predisposto per l'occasione, www.dcwg.org 1, la cui pagina italiana è curata da Telecom, E scoprire se il pc o il Mac in questione è infetto o no. Se il sito si illumina di verde vuol dire che il computer è pulito. In caso contrario sei vittima del terribile virus. Gli esperti giurano che in rete si possono trovare alcuni tool e software specializzati che permettono di ripulire il computer infetto. Purtroppo nessuno sa ancora calcolare con esattezza quanti pc potranno essere colpiti dal blackout. Una stima della rivista specializzata PcWorld parla di 275mila computer infetti in tutto il mondo. Solo 45mila sarebbero quelli a rischio negli Usa, molto più pericolosa sarebbe la situazione dall'Asia all'Europa. Certo, insistono gli esperti, poche centinaia di migliaia di computer sono nulla rispetto ai milioni colpiti da Zeus, SpyEye e gli altri virus in giro per il mondo.  

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