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Aereo russo caduto in Indonesia007 Mosca: sabotaggio americano

I servizi segreti sospettano che la Cia abbia sabotato le apparecchiature di bordo

Matteo Legnani
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Mosca sospetta che ci sia un sabotaggio americano dietro l'incidente al suo superjet Sukhoi 100, che il 9 maggio si schiantò in Indonesia causando la morte delle 45 persone a bordo. A riferirlo è il quotidiano russo Komsomolskaya Pravda. "Stiamo indagando su un'ipotesi di sabotaggio militare", ha spiegato una fonte anonima dell'intelligence delle forze armate. Il superjet, schiantatosi su una montagna a sud di Giacarta durante un volo di presentazione a potenziali clienti del sud-est asiatico, era il primo aereo passeggeri prodotto in Russia (in joint venture con Alenia) dalla fine dell'Unione sovietica ed è un simbolo del tentativo dell'industria aeronautica russa di recuperare gli antichi fasti. Un ufficiale dell'esercito ha riferito al giornale russo che la sua agenzia di intelligence seguiva da tempo le attività dell'aviazione americana all'aeroporto di Giacarta. "Sappiamo che hanno speciali tecnologie che possono interrompere i segnali da terra o causare il malfunzionamento delle strumentazioni di bordo", ha affermato, sottolineando che questo era "fonte di grande preoccupazione". Nessuna novità sul fronte delle indagini della giustizia indonesiana. Ancora non è stata trovata la scatola nera dell'aereo, che potrebbe aiutare a ricostruire le cause dell'incidente.

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