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Venerdì nero, l'Europa brucia 186 mld

Male tutte le piazze europee. Milano maglia nera. Pesano il pil e i dati su disoccupazione negli Stati Uniti. Schizza spread Btp-Bund

Andrea Tempestini
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La tempesta perfetta è passata? Nemmeno per idea. Il giorno successivo alla presentazione degli emendamenti alla manovra, la Borsa italiana - e con lei tutte le principali piazze europee - sprofondano. A Milano l'indice Ftse Mib ha perso il 3,71% a 15.060 punti, mentre l'All Share ha lasciato il 3,67 per cento. Per l'intera giornata i listini hanno veleggiato in territorio negativo, penalizzati dalle stime sul pil statunitense diffuse giovedì sera. Le perdite si sono acuite dopo la diffusione dei dati sulla disoccupazione negli Usa. A caratterizzare la seduta la pressione sugli istituti bancari, che come gli industriali hanno registrato perdite elevate. Schizza nuovamente lo spread tra i Btp italiani e il Bund tedesco, passato alla chiusura dei mercati europei a 324 punti (in mattinata il differenziale era a quota 310). Minore il differenziale tra buoni del Tesoro tedeschi e Bonos spagnoli, a 307 punti base. In tutto, le piazze del Vecchio Continente hanno bruciato qualcosa come 186 miliardi di euro. Sprofonda Ubi Banca - Piazza Affari ha indossato la poco lusinghiera maglia nera d'Europa, ma anche gli altri listini non sono riusciti a contenere la flessione. Francoforte ha lasciato il 3,36%, Parigi il 3,59%, mentre tra i 'big' ha fatto meglio degli altri Londra, che ha limato il passivo a 2,34 punti percentuali. A Milano, tra gli istituti di credito in forte difficoltà Ubi Banca, che ha lasciato il 6,48% dopo il taglio del rating a lungo termine da parte di Moody's. Male anche Bpm che ha perso il 6,03 per cento. Perdono rispettivamente il 4,82% e il 5,33% i big Intesa Sanpaolo e Unicredit. Sempre nel comparto finanziario, le Generali hanno registrato un calo del 4,85%.   Debole l'energia: le vendite hanno colpito soprattutto Saipem, che ha chiuso in calo del 4,47% e Enel (-3,97%). Fra i cementizi scivolone di Buzzi Unicem (-6,47%), mentre nell'industria è una giornata da dimenticare per i titoli del Lingotto e per Pirelli. Exor ha perso il 6,38%, Fiat Auto il 4,98% e Fiat Industrial il 4,16%; il produttore di pneumatici, invece, ha perso il 5,47%. Crollo anche per Prysmian (-5,68%). Si difende Davide Campari (-0,35%) e riesce a chiudere in progresso Parmalat, salita del 1,14 per cento. Casa Bianca: "Disoccupazione inaccettabile" - Nel corso del pomeriggio, come detto, hanno pesato i dati sulla disoccupazione negli Stati Uniti, che per la Casa Bianca resta "inaccettabilmente alta". Per la presidenza a stelle e strisce sono necessarie nuove misure per stimolare la crescita degli occupati: "Serve una crescita più veloce per rimpiazzare i posti di lavoro persi durante la recessione", ha dichiarato Katharine Abrahm, un'economista dello staff di Barack Obama, in una nota apparsa sul sito dell'amministrazione a stelle e strisce. Per quel che riguarda i dati, nel mese d'agosto la disoccupazione negli Stati Uniti è rimasta ferma al 9,1%, tasso identico a quello registrato a luglio. Le assunzioni sono rimaste invece ferme - non accadeva da settembre 2010 - dopo un aumento di 85 mila unità (dato rivisto al ribasso) nel mese precedente. Gli analisti si aspettavano 60 mila nuovi posti di lavoro. I dati sono stati diffusi dal dipartimento del Lavoro.

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