Crisi, produzione tornata ai livelli del 2001
Cgia di Mestre: "Serviranno cinque anni per tornare alle stime del 2007"
Mentre la Fiom e la Cgil sono a Roma a sfilare per sensibilizzare l'opinione pubblica sulle tematiche del lavoro, la Cgia di Mestre testimonia come, oltre ai dipendenti, anche i datori di lavoro delle piccole e medie imprese non se la stiano passando molto bene. Secondo il reportage dell'associazione degli artigiani e delle piccole imprese, la ricchezza prodotta dalle aziende italiane è scesa ai livelli del 2001 e serviranno altri cinque anni per tornare alla produzione "pre-crisi". Dati - Gli effetti della recessione economica abbattutasi in questi ultimi anni sul sistema produttivo nazionale hanno provocato un "risultato molto preoccupante". Nonostante i segnali di ripresa economica registrati in questi ultimi mesi, tra la fine del 2007 e il giugno di quest`anno, il valore aggiunto reale è sceso del 5,8%: con punte del -15,9% nell'industria manifatturiera; del -11% nel settore delle costruzioni; del -5,9% nel commercio,alberghi e trasporti. Per l'agricoltura (-1,5%) e il settore del credito e dei servizi (-0,1%), invece, gli effetti negativi sono stati, tutto sommato, abbastanza contenuti. Credito e fallimenti - Oltre agli indicatori sulla produzione, a preoccupare gli analisti della Cgia di Mestre contribuiscono il tasso di decadimento dei finanziamenti per cassa (vale a dire la percentuale di finanziamenti non onorato dalle imprese) e il numero delle procedure fallimentari avviate ogni 100mila imprese registrate. Per quanto riguarda il tasso di decadimento, questo è in costante crescita dal 2007 ed è passato da un valore dello 0,3% allo 0,6%, Stessa tendenza per le procedure fallimentari: nel 2007 erano 33 ogni 100mila imprese, a giugno di quest'anno hanno toccato quota 57. "Stando alle previsioni effettuate dall'Istat - conclude il leader dell'associazione Giuseppe Bortolussi - il valore aggiunto dell'intero sistema produttivo si riporterà ai livelli del 2007, solo nel 2015. A livello di comparto, invece, il commercio, i trasporti, il credito e i servizi dovrebbero recuperare il terreno perduto già nel 2014. Preoccupante, invece, la situazione dell'industria manifatturiera che dovrebbe riallinearsi ai risultati del 2007, solo nel 2017: ben dieci anni dopo".