Disoccupazione ancora in crescita nel 2010
A prevedere il saldo negativo la Cgia di Mestre. Alla fine dell'anno saranno 2,2 milioni i senza lavoro, ossia l'8,7%
La ripresa sembra essere arrivata, anche se non tutti solo saliti sul treno (in Europa solo la Germania sembra esserci riuscita). Tuttavia l'anno che si sta chiudendo non porterà buone notizie sul piano dell'occupazione. La Cgia di Mestre, infatti, ha stimato nel suo rapporto periodico come il bilancio di questo 2010 si concluderà con i lavoratori licenziati che supereranno in numero i nuovi assunti. Un nuovo saldo negativo, quindi, che accomunerà tutto lo stivale. I dati reperiti dall'Associazione Artigiani e Piccole Imprese, infatti, parla di un aumento della disoccupazione indiscriminato. Da Torino e Milano a Palermo, passando per Roma e Napoli. Ovviamente le situazioni più drammatiche si vivranno nel Mezzogiorno, dove il dato dei senza lavoro era superiore alla media nazionale già nel 2009. In tal senso devono preoccupare le situazioni dei capoluoghi del sud, molti dei quali termineranno l'anno con una disoccupazione superiore al 10%: tra questi Bari, Napoli e Catania. Settori sotto stress, però, ce ne sono anche al nord del Po. Nel dettaglio, la Cgia di Mestre fa notare come l'industria manifatturiera proseguirà nel suo biennio di sofferenza, trascinando in basso l'occupazioni di roccaforti produttive come Torino, Brescia, Bergamo e Treviso. "La prospettiva è che a fine anno i senza lavoro potrebbero sfiorare quota 2,2 milioni di persone – riferiscono i relatori –. Nonostante i timidi segnali di ripresa registrati in questi ultimi mesi, gli effetti della crisi economica esplosa negli anni scorsi continuerà a far crescere l'esercito dei senza lavoro". "A fronte di 802.160 nuove assunzioni previste nel 2010 - dice Giuseppe Bortolussi, segretario della Cgia di Mestre - sono ipotizzati, sempre quest'anno, anche 980.550 licenziamenti. Pertanto, il saldo sarà pari a -178.390. Rispetto al 2009, secondo le stime del ministero dell'Economia, il tasso di disoccupazione nazionale dovrebbe aumentare di quasi un punto attestandosi all'8,7%".