Dazi, Giancarlo Giorgetti: "L'Italia è un paese resiliente, supererà le difficoltà"

giovedì 17 aprile 2025
Dazi, Giancarlo Giorgetti: "L'Italia è un paese resiliente, supererà le difficoltà"
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Qui su il video del battesimo di "Moneta" a Roma: riguarda la clip con gli interventi e le interviste di tutti i protagonisti

"Chi fa il ministro delle Finanze non cerca il facile consenso, si dice che deve dire più no che sì. Purtroppo è così. Devo dire che l'asse di rapporto fiduciario con Giorgia Meloni funziona, e finché funziona va così", ha affermato il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti intervistato dal direttore di Libero, Mario Sechi, nel corso dell'evento a Roma per il "battesimo" di Moneta, il settimanale che troverete in allegato con in nostro quotidiano, con il Giornale e con Il Tempo.

Il titolare del Mef ha colto l'occasione per sottolineare l'ultimo grande traguardo del governo Meloni sul piano economico. "L'upgrade (di S&P sul rating italiano, ndr) è stato importante non per l'upgrade, ma perché è stato preso in una situazione di grandissima complessità e confusione economica - ha spiegato il ministro -. La cosa logica era stare conservativi anche se i risultati erano positivi. È questa la sorpresa, è stato un grande investimento di fiducia nei nostri confronti".

Poi, come c'era da aspettarsi, si è parlato anche dei dazi, dato che il presidente del Consiglio Giorgia Meloni è volata a Washington per un faccia a faccia con Donald Trump. Secondo il ministro, però, il nostro è un Paese con la testa sulle spalle: “L’Italia è un paese resiliente. Arriva il covid, arrivano i dazi. Ma noi supereremo anche questo meglio degli altri, perché siamo un popolo resiliente, che ha nel dna la capacità di superare le difficoltà. Mi pare chiaro che l’amministrazione Trump preferisca i negoziati bilaterali, almeno per la politica commerciale la competenza è europea. Per gli Usa la Cina è un nemico - ha aggiunto -, l’Ue un alleato”.

Fra Trump e l'Europa non ci sono solo i dazi: "in discussione c'è sicuramente un aspetto di guerra valutaria, il valore relativo comparato fra dollaro ed euro produce o meno un dazio implicito". E nei colloqui di oggi, giovedì 17 aprile, fra Meloni e Trump ci sono anche "questioni bilaterali fra noi e gli Usa che devono essere composte come un puzzle". Dall'incontro di Washington, il ministro dell'Economia si aspetta "un clima sicuramente positivo e favorevole, c'è empatia personale e penso anche verso il nostro Paese" anche se "l'agenda è parecchio complicata". Giorgetti ha poi spiegato che gli Usa, che inizialmente erano a favore di negoziati bilaterali con i singoli Paesi europei, "alla fine hanno capito che per la politica commerciale la competenza è della Ue" mentre "non lo è ad esempio tutta disciplina fiscale, se vuoi discutere di digital tax lo discuti a livello individuale".

Infine, a chi gli chiede se al consiglio dei ministri di domani potrebbe esserci una decisione sul tema della golden power nel settore bancario, Giorgetti ha risposto così: "Può darsi, abbiamo delle scadenze e le scadenze vanno rispettate".