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La Cina compra Bialetti: Pechino si mangia un altro pezzo di Made in Italy

Nuo Capital, che fa capo al magnate cinese Stephen Cheng acquista il 78,56% del mitico brand di caffettiere
mercoledì 16 aprile 2025

2' di lettura

La Cina si mangia un altro pezzo di Made in Italy: la holding lussemburghese Nuo Capital, che fa capo al magnate cinese Stephen Cheng, ha sottoscritto due contratti di compravendita per l'acquisto complessivamente del 78,56% del capitale di Bialetti, storico marchio di caffettiere moka entrato nell'immaginario collettivo anche grazie all'omino coi baffi simbolo dell'epopea degli spot per Carosello tra anni Sessanta e Settanta. E' quanto si legge in una nota, secondo cui a seguito del closing sarà promossa un'Opa obbligatoria sulle restanti azioni.

Dopo la chiusura dell'Opa, l'acquirente intende perseguire il delisting delle azioni Bialetti da Euronext Milan. Il valore implicito dell'acquisto delle partecipazioni in Bialetti risultato non inferiore a 42.634.000 euro conseguentemente il corrispettivo dell'Opa sarebbe non inferiore a 0,467 euro per azione. Anche dopo il closing, il Gruppo beneficerà dell'apporto manageriale di Egidio Cozzi in qualità di amministratore delegato in continuità con la precedente gestione. 

La compravendita si inserisce nell'ambito di una più ampia operazione legata al rifinanziamento dell'indebitamento di Bialetti oggetto dell'accordo di ristrutturazione del debito. In particolare, si prevede che il rifinanziamento dell'indebitamento esistente di Bialetti oggetto dell'accordo di ristrutturazione. Ci sarà un finanziamento junior di importo massimo pari a 30 milioni, che sarà concesso da parte di illimity Bank e Amco Asset Management Company e un finanziamento senior, di importo massimo pari a 45 milioni euro, che sarà concesso da Banco Bpm insieme a Bper e Banca Ifis. Previsti anche apporti di equity da parte di Nuo Octagon per almeno 49,5 milioni, con una riduzione significativa dell'indebitamento.

"Oggi Bialetti è un'azienda più solida, forte di una visione strategica chiara e di un marchio riconosciuto a livello globale. Questo traguardo è il risultato di un impegno costante, della determinazione del nostro team e della fiducia riposta in noi dagli stakeholder", ha commentato Cozzi, ad di Bialetti Industrie. E ha aggiunto: "Con l'ingresso di Nuo si apre un nuovo capitolo, ricco di opportunità: continueremo a investire in innovazione, internazionalizzazione e autenticità, mantenendo sempre al centro la passione per il caffè e l'eccellenza del made in Italy".

"Bialetti - ha dichiarato Tommaso Paoli, ceo di Nuo - rappresenta una sfida significativa e bellissima per noi, ponendoci di fronte a nuovi obiettivi di crescita per un marchio storico della cultura e della tradizione italiana. Siamo nati a Milano e dal 2016 abbiamo investito oltre 400 milioni di euro di capitali privati nel made in Italy, in aziende che oggi possono contare su nuovi modelli organizzativi e gestionali, sempre più aperte ai mercati internazionali, mantenendo indipendenza e identità proprie. Siamo entusiasti di mettere al servizio di uno dei brand più significatividel nostro Paese le risorse e le competenze necessarie per una nuova fase di sviluppo di Bialetti e del nostro territorio".

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