Arriva subito, ed è clamoroso, il prevedibile rimbalzo dei mercati americani dopo l'annuncio di Donald Trump: i dazi saranno sospesi per 90 giorni per tutti i Paesi, in vista di una possibile trattativa "diretta" con la Casa Bianca. Per tutti, tranne che per la Cina, contro cui il presidente americano ha deciso di alzare ulteriormente le tariffe commerciali al 125%, poche ore dopo i controdazi di Pechino all'84 per cento.
La borsa di Wall Street accelera ancora e la decisione di fissare i dazi a una base del 10% uguale per tutti i Paesi porta l'indice Dow Jones a crescere del 6,60%, l'S&P 500 piazza un +7,50% mentre il Nasdaq vola addirittura a +10 per cento. Inversione di rotta anche per il petrolio Wti, che al Nymex guadagna ora il 2,05% a 60,80 dollari al barile.
Fari puntati, a questo punto, sulle Borse asiatiche e quelle europee che apriranno nelle prossime ore e che da venerdì scorso hanno trascorso giorni di grande volatilità e tensione palpabile. Basta pensare che prima dell'annuncio di Trump, avvenuto poco dopo la chiusura dei mercati europei, erano state proprio le piazze del Vecchio continente quelle a soffrire di più: Parigi oggi ha perso il 3,34%, Francoforte il 3%, dopo aver ceduto oltre il 4% durante la seduta, Londra ha segnato una discesa del 2,92%, mentre Milano ha perso il 2,75%.
Forse a condizionare le mosse della Casa Bianca è stato anche il cambio di rotta a Wall Street delle ultime ore. I Treasury, cioè i titoli di Stato americani, erano considerati un porto sicuro in fase di turbolenza sui mercati, ma i segnali di una minore fiducia sul Paese e sul dollaro, che era tornato sopra quota 1,1 con l'euro, erano evidenti. Pesanti vendite stanno colpendo in queste ore i Treasury, in particolare il sell-off si era intensificato dopo che la Cina aveva annunciato dazi all'84% sui beni americani a partire da domani. E così l'andamento del Treasury a 30 anni ha raggiunto massimi che non vedeva da ottobre del 2023, proprio quando Bill Ackman, il numero del fondo Pershing, con un post sull'allora Twitter decise di mettere fine alla svendita del debito americano. Lo stesso Bill Ackman, trumpiano ora pentito, che ha chiesto alla Casa Bianca di spostare di 90 giorni l'entrata in vigore dei maxi dazi nei confronti del mondo. Guarda un po'...