Un'altra apertura nera per le Borse mondiali. Sulla scia del crollo di Wall Street venerdì e delle borse asiatiche per i dazi di Trump, i listini europei non trovano pace e scivolano ancora. Francoforte che è partita in calo di oltre il 9% cede il 7,4%, Milano e Parigi, che hanno fatto fatica in avvio perché gran parte dei titoli non riuscivano a entrare agli scambi per eccesso di ribasso, perdono rispettivamente il 7,6% e il 5,9%. Pesante anche il risultato di Londra (-5,2%)
Apprensione a Piazza Affari, dove l'indice Ftse Mib si attesta ora poco sotto il 6%, con i bancari in caduta libera, come la Popolare di Sondrio a -9,84%, Monte dei Paschi di Siena a -9,38% e Generali a -5,95%. Tra gli energetici, Eni viaggia a -5,81% ed Enel a -5,15%. Sul fronte valutario, l'euro apre in rialzo sopra quota 1,10 dollari. La moneta unica viaggia a 1,1007 dollari (+0,49%). Euro in calo sullo yen a 160,42 (-0,30%). Il cambio dollaro/yen si attesta a 145,73 (-0,79%).
Trump, il colossale gioco d'azzardo
Donald Trump cercava uno shock globale e naturalmente lo ha trovato, anzi lo ha provocato con il “Liberation Day&r...Gli investitori si sono riversati su beni rifugio come lo yen e il franco svizzero e hanno venduto pesantemente il dollaro australiano, sensibile al rischio. Nel mercato obbligazionario, avvio in forte rialzo per lo spread tra Btp italiani e Bund tedeschi rispetto alla chiusura di venerdì (119 punti). Il differenziale si attesta a 124,7 punti. Il rendimento del decennale è al 3,802%.
Come detto, apertura di settimana decisamente negativa anche per le Borse asiatiche, che segnano ovunque forti ribassi in scia ai dazi varati sull'import da parte dell'amministrazione Trump. L'indice Nikkei di Tokyo lascia sul terreno il 7,83%, crollo simile a quello realizzato dalla Borsa di Shanghai, che chiude a -7,34%. Peggio ancora il Component di Shenzhen, che segna a fine seduta -9,66%, mentre si profila un risultato ancora peggiore per l'Hang Seng di Hong Kong, attualmente a -13%. Male anche il Kospi di Seul (-5,57%), mentre il Nifty indiano - a scambi ancora aperti - viaggia intorno al -4,5%.
Per arginare lo tsunami finanziario, la principale società cinese di fondi sovrani sostenuta dallo Stato, la Central Huijin Investment, ha annunciato che aiuterà a garantire "operazioni stabili" del mercato. La società ha affermato di "aver nuovamente aumentato le partecipazioni in fondi negoziati in Borsa e continuerà ad aumentare le partecipazioni in futuro per mantenere risolutamente la stabilità delle operazioni del mercato dei capitali".