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Borsee europee chiudono in profondo rosso: "Effetto-Wall Street", in Usa c'è il timore recessione

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Le Borse europee chiudono in profondo rosso sulla scia di Wall Street. Dopo un'apertura positiva i listini del Vecchio Continente hanno subito l'ondata di vendite che arriva da Oltreoceano. Risultato? La peggiore è stata Francoforte, con uno scivolone dell'1,63 per cento. Giù anche Londra (-0,90 per cento), Parigi (-0,90), Madrid (-1,31). A Milano, l'indice Ftse Milano ha segnato -0,98 per cento a 38.215,00 e l'All Share -0,95 a 40.446,84 punti. In piazza Affari le performances peggiori sono state quelle di Buzzi (-6,1 per centp), Mps (-4,5), Fineco (-4,3), Azimut (-4,3).

Bene, invece, hanno fatto Diasorin (+4,6 per cento), Campari (+3,3), Snam (+2,9), Hera (+2,8). Sul fronte dei titoli di Stato, lo spread tra i rendimenti di Btp e Bund decennali è risultato poco mosso, posizionandosi in area 113 punti base, con il rendimento del decennale italiano al 3,95 per cento e quello dell'omologo tedesco al 2,82. Nel frattempo prosegue il forte calo dei prezzi azionari dovuto alla perdita di fiducia degli investitori nel mercato a Wall Street. Addirittura il timore è quello di una recessione che sembra aver contagiato tutti gli investitori.

 

 

D'altronde lo S&P 500 perde il 2,6 per cento, il Dow Jones il 2, il Nasdaq Composite il 4,1, il Nasdaq-100 cede il 3,8, la giornata peggiore dal 2022, ed è ora in calo del 12 per cento dal record del 19 febbraio. Oggi, cancellati oltre mille miliardi di dollari di valore dell'indice. Tesla cede il 14 per cento, Nvidia il 5; nel complesso, le 'Magnifiche 7' - che includono anche Apple, Alphabet, Amazon, Meta Platforms e Microsoft - cedono nella giornata il 5,8 e il 16 per cento dall'inizio.

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