
200 euro in meno sulla rata del mutuo: occhio, cosa cambia per chi paga

Il taglio del costo del denaro deciso nelle scorse ore dalla Bce è certamente una bella notizia soprattutto per chi ha contratto un mutuo ad esempio per acquistare una casa. La riduzione dello 0,25% dei tassi di interesse da parte dell’Eurotower avrà, infatti, un riflesso sulle tasche dei consumatori che potrà trasformarsi - a seconda del tipo (variabile o fisso, ndr) e della durata del mutuo - fino a 200 euro in meno a rata. Ad esempio, la Federazione autonoma bancari italiani (Fabi) ha calcolato che su un prestito decennale il risparmio varia, tra 37 e 182 euro, secondo l’importo finanziato, mentre su un mutuo di 30 anni l’impatto é decisamente più forte dal momento che può arrivare a oltre 200 euro al mese. Nello specifico, su un mutuo da 100mila euro a 20 anni, la rata si ridurrà di 76 euro al mese, mentre per lo stesso importo a 30 anni il risparmio sarà di 81 euro. Per un finanziamento di 250mila euro a 30 anni, la riduzione mensile arriva a 203 euro, pari a oltre 2.400 euro annui. Ovviamente l’effetto sarà più marcato sui mutui di lunga durata, dove il peso degli interessi è sicuramente maggiore. Stando a uno studio dell’Unione Nazionale dei Consumatori (Unc) la rata, per chi ha contratto adesso un mutuo a tasso variabile, si potrà abbassare di 17,50 euro al mese, rispermiando così 210 euro l’anno.
Un risparmio che va poi riducendosi man mano che il mutuo si avvicina alla scadenza e si paga quasi solamente la quota capitale. Per il Codacons, invece, i minori costi si aggirano per un mutuo a 20 annidi importo compreso tra i 100mila e i 200mila euro, tra i 13 e i 27 euro al mese, pari a una minore spesa annua tra 156 e 324 euro. Se il finanziamento ha una durata di 30 anni, il taglio dei tassi dello 0,25% produrrebbe un risparmio medio tra i 15 e i 30 euro sulla rata mensile, tra -180 e -360 euro annui. Per un mutuo da 125mila euro di 25 anni, invece, un analogo taglio si traduce in un risparmio di circa 17 euro al mese, con un impatto da 204 euro su base annua. I risparmi possono non essere istantanei in quanto, spiegano gli esperti, il taglio deve riflettersi prima sul tasso di riferimento per i mutui, ossia l’Euribor. In più sono arrivate anche le stime di Mutuionline.it per cui entro quest’estate il mutuo a tasso variabile tornerà a essere più conveniente del fisso.
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«Se per ora gli istituti di credito stanno mantenendo uno spread ben più basso sui finanziamenti a tasso fisso, la situazione potrebbe presto invertirsi e tornare verso la “normalità storica”, ossia con uno spread maggiore applicato su quei finanziamenti che rappresentano un rischio maggiore per le banche, quelli il cui tasso resta invariato nel tempo, e più basso su quelli che cambiano in base alle fluttuazioni di mercato, leggasi i mutui a tasso variabile» ha rilevato il gruppo. Per Matteo Favaro, Managing Director e coo di MutuiOnline.it, «la discesa dei tassi rappresenta un’ottima notizia per i consumatori, che possono godere di condizioni sempre migliori di accesso al credito. Non è un caso, infatti, che una quota in costante aumento di clienti di MutuiOnline.it sta ricorrendo alla surroga e chi trasferisce il mutuo in essere per approfittare di tassi d’interesse più convenienti nella stragrande maggioranza sceglie il tasso fisso (99,2% del totale nel 2025). Di questi il 42,6% abbandona un tasso variabile in favore del fisso, il 3,9% lascia un tasso misto, mentre il restante 52,8% resta sulla stessa tipologia di finanziamento».
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