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Le bufale sulle prestazioni delle auto elettriche: interviene l'Antitrust

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L’Antitrust apre un’istruttoria su Byd, Stellantis, Tesla e Volkswagen. Le quattro case automobilistiche finiscono nel mirino per possibili pratiche commerciali scorrette per le informazioni fornite ai consumatori sull’autonomia dei veicoli elettrici, l’usura delle batterie e sui limiti delle garanzie. L’Autorità garante della concorrenza ha aperto quattro fascicoli dopo le ispezioni svolte con il supporto della Guardia di Finanza nelle sedi delle quattro case, vale a dire Byd Industria Italia, Stellantis Europa, Tesla Italy e Volkswagen Italia. Secondo l’Antitrust le Case avrebbero fornito «sui siti internet» informazioni «generiche - e talvolta contraddittorie - sull’autonomia di percorrenza chilometrica dei veicoli elettrici commercializzati, senza chiarire quali siano i fattori che incidono sul chilometraggio massimo pubblicizzato e a quanto ammonti questa incidenza sul chilometraggio effettivo». Inoltre le quattro società, sempre sui propri siti web, «non avrebbero indicato al consumatore in maniera chiara e completa le informazioni sulla perdita di capacità delle batterie che deriva dall’uso normale delle vetture e neppure condizioni e limitazioni applicate alla garanzia convenzionale sulle batterie».

Stellantis «è convinta di aver fornito risposte adeguate, precise ed esaustive alle domande poste dai funzionari presenti a Torino e continuerà a collaborare per approfondire ogni ulteriore aspetto rilevante relativo all’oggetto dell’indagine». Stellantis ha inoltre affermato di porre «al centro di tutte le proprie attività le esigenze e la soddisfazione dei clienti e ritiene che l’istruttoria in corso potrà confermare tale circostanza».

Per Federcarrozzieri l’istruttoria «è di fondamentale importanza e consentirà finalmente di fare luce su un mercato, quelle delle auto elettriche, caratterizzato da troppe informazioni fuorvianti o errate a danno degli automobilisti». «In tema di prestazioni delle auto elettriche si assiste da tempo ad un vero e proprio far west», ha affermato il presidente dell’associazione delle autocarrozzerie Davide Galli. «Se prima erano i consumi dei motori termici (benzina e gasolio) dichiarati dalle case automobilistiche ad essere oggetto di dubbi, oggi sono le prestazioni delle batterie a generare più di un sospetto. Questo perché i vari marchi tendono ad esaltare i chilometri percorribili con una ricarica senza specificare che ci sono una miriade di fattori che possono influire sull’autonomia delle auto elettriche», osserva Galli.

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