John Elkann da Trump, l'indiscrezione: "Stellantis, nuovi investimenti negli Usa"
Le grandi manovre di John Elkann portano Stellantis sempre più "dentro" gli Stati Uniti di Donald Trump. Dopo essere entrato nel Cda del gruppo Meta di Mark Zuckerberg e aver partecipato alla cerimonia di inaugurazione del secondo mandato del presidente americano, ecco l'annuncio del gruppo di automotive.
Dopo l'incontro tra l'erede Agnelli e Trump della scorsa settimana, Stellantis ha presentato nuovi piani per aumentare la produzione di veicoli negli Usa. Lo ha rivelato la Cnn, che ha visionato un'e-mail inviata dall'azienda ai dipendenti. Elkann "ha detto al presidente che, sulla base della nostra orgogliosa storia ultracentenaria negli Stati Uniti, intendiamo continuare questa eredità rafforzando ulteriormente la nostra impronta manifatturiera statunitense e fornendo stabilità alla nostra grande forza lavoro americana", si legge nell'e-mail.
Troppa finanza e poche auto. Così Stellantis ha mandato gambe all'aria l'impero Fiat
L'azienda si è impegnata a costruire una nuova serie di pick-up di medie dimensioni a Belvidere, nell'Illinois. L'impianto è stato da poco riaperto grazie al nuovo accordo con il sindacato United Auto Workers, che permetterà di recuperare oltre 1.500 lavoratori, si legge nell'e-mail. Stellantis ha inoltre dichiarato che costruirà la prossima generazione di Dodge Durango presso il complesso di montaggio di Detroit, investirà nella produzione di Jeep Wrangler e Jeep Gladiator presso il complesso di montaggio di Toledo e investirà nello stabilimento di Kokomo, nell'Indiana.
E l'Italia? Tutta un'altra situazione: si protrae infatti la cassa integrazione nello stabilimento ex Sevel di Atessa (Ch). In una riunione tenuta oggi, la direzione di Stellantis ha illustrato al comitato esecutivo di Fim, Uilm, Fismic, Uglm e Aqcf, "l'attuale situazione di mercato" e ha comunicato di dover fare ricorso "precauzionalmente e in modo preventivo", a un'ulteriore periodo di cassa integrazione ordinaria, dal 17 febbraio al 2 marzo 2025 compresi. Gli ammortizzatori riguarderanno fino a 1.500 dipendenti della fabbrica della Val di Sangro (Ch). Inoltre, è stato riferito, "permane l'abbassamento della richiesta da parte del Messico, anche nei prossimi week end del mese di febbraio, non verrà svolta attività lavorativa nel reparto Ckd di Lastratura".