Repubblica ribalta i dati sul crollo della disoccupazione: merito di Meloni? No, "italiani scoraggiati"
L'occupazione nel nostro Paese sale e scende di fatto la disoccupazione. Un successo che qualunque parte poltica appludirebbe e, diciamocelo francamente, lo scopo di un'attività di governo è quello di creare lavoro. Creando lavoro si mette in moto il Pil, si mettono in moto i consumi e il Paese cresce. C'è poco da aggiungere. E i dati recenti sull'occupazione sono piuttosto chiari: infatti il tasso di disoccupazione è il più basso dal 2004. Ovvero da 20 anni, come ha anche sottolineato il ministro del Lavoro, Marina Calderone.
Ma a quanto pare, mentre ovunque questa mattina leggiamo di dati confortanti sull'occupazione che si sposano bene anche con quelli di qualche giorno fa sui redditi, ecco che su Repubblica troviamo una storia raccontata in modo leggermente diverso. Anzi, proprio all'opposto con un cortocircuito d'altri tempi. A pagina 21, non prima, troviamo i dati sull'occupazione. Il titolo è di difficile interpretazione, un esercizio da settimana enigmistica: "Occupazione ferma a novembre, più scoraggiati che disiccupati".
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Il sommario che accompagna il titolo è questo: "Persi 13.000 posti in un mese. Il tasso dei senza lavoro al 5,7 per cento ai minimi da vent'anni per l'aumento degli inattivi, specie giovani e cassintegrati". Insomma a questo punto il lettore è spaesato. Da un lato la disoccupazione scende ed è ai minimi da due decenni, ma occhio il motivo sta nel fatto che ci sarebbero più "italiani scoraggiati" in giro. Forse qualcuno scorda che l'aver eliminato il reddito di cittadinanza ha messo in moto il mercato del lavoro e spronato migliaia di italiani a darsi da fare per trovare una occupazione. Da circa 2 anni, da quando il governo Meloni è arrivato a palazzo Chigi, assistiamo a un costante calo del tasso di disoccupazione. Cosa che, francamente, coi governi di sinistra non si era vista. Ma pur di non riconoscere i meriti dell'esecutivo allora si racconta un'altra storia. A cui, va detto, non crede proprio nessuno...
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