Bollette, gas russo? No, ecco cosa peserà davvero: fin dove possono arrivare
Ci sono rischi che il prezzo del gas possa arrivare fino a 84 euro a megawattora. Non tanto per lo stop dei flussi dalla Russia via Ucraina, uno scenario ben previsto, quanto piuttosto per il freddo che nelle ultime settimane sta interessando l'Europa, con temperature di 4 gradi in media più basse rispetto agli ultimi 10 anni, con conseguente aumento della domanda di gas. Lo rileva un report di Goldman Sachs che nota come le basse temperature sono previste anche per le prossime due settimane. «I prezzi europei del gas sono aumentati del 14% nelle ultime due settimane fino a 50 euro a megawattora questa settimana, il livello più alto da oltre un anno. Mentre la notizia chiave di questa settimana nel settore del gas naturale è stata lo stop dei flussi residui di gas russo attraverso l'Ucraina, a nostro avviso il principale fattore di tensioni per il gas in Europa quest'inverno saranno le temperature più fredde della media, previste per le prossime due settimane, insieme alla bassa produzione di energia eolica in Norvegia con le conseguenti interruzioni», riporta lo studio di Goldman Sachs.
L'Istituto vede «rischi significativi che i prezzi del Ttf salgano in un range di 63-84 euro/MWh nel prossimi mesi, ben al di sopra del nostro scenario base Ttf di 40 euro/MWh per il 2025». Lo stop del gas russo, ovviamente, contribuirà ad alimentare tensioni sui prezzi. «Stimiamo», si legge nel rapporto, «che la sospensione dei flussi di gas russo da 42 milioni di metri cubi al giorno a zero dal 1° gennaio, che era il nostro scenario base e ampiamente condiviso dal mercato, rappresenti un inasprimento netto per gli equilibri del gas nell'Europa del Nord-Ovest dell'ordine di 16 milioni di metri cubi al giorno (circa il 2,7% della nostra domanda prevista nel 2025 per la regione)».