Stellantis e Trasnova, bloccati i 429 licenziamenti: il successo del ministro Urso
Ritiro dei 429 licenziamenti e proroga di 12 mesi della commessa da parte di Stellantis: raggiunto l'accordo al tavolo della vertenza Trasnova tra governo, il gruppo di John Elkann e i sindacati al Mimit.
"Lo stop ai licenziamenti annunciato da Transnova e il rinnovo della commessa di Stellantis rappresentano un segnale concreto di responsabilità in un momento cruciale per il settore automobilistico. La nostra bussola è la tutela del lavoro e della produzione italiana, gestendo nel modo più condiviso possibile la transizione in atto. Mi auguro che sia l'inizio di un nuovo e fattivo percorso anche con Stellantis", è il commento soddisfatto di Adolfo Urso, ministro delle Imprese e del Made in Italy. Ma a rivendicare il risultato sono anche Stellantis e Cgil.
L'accordo siglato al Mimit, che prevede l'estensione del contratto con Trasnova per un ulteriore anno, "nasce nel solco del senso di responsabilità di Stellantis che, nei giorni scorsi, aveva dato la propria disponibilità a supportare Trasnova per risolvere questa delicata situazione", spiega in una nota il gruppo automobilistico guidato da John Elkann: L'amministratore delegato Carlos Tavares si era dimesso proprio poche ore prima l'annuncio del ritiro della commessa e dei conseguenti licenziamenti di massa.
"E' stata infatti la stessa Stellantis - si sottolinea - che ha proposto questo tipo di soluzione che permetterà a Trasnova, nell'arco dei prossimi 12 mesi, di poter intervenire per realizzare una soluzione complessiva e definitiva nei confronti dei lavoratori coinvolti con gli appositi strumenti che regolano le situazioni di crisi e trovare, secondo l'accordo, anche misure di diversificazione della clientela. Nel ringraziare il Mimit per il supporto offerto in questa fase, Stellantis ribadisce che l'accordo di oggi costituisce una soluzione specifica per Trasnova e che le problematiche della filiera del settore automotive saranno affrontate nell'ambito del tavolo istituito presso il Mimit che sarà la sede naturale in cui tutti gli attori coinvolti dovranno definire le strategie per superare questa difficile fase di transizione. Stellantis - aggiunge - proseguirà con i piani finalizzati a valorizzare i propri asset e le proprie risorse all'interno dei singoli stabilimenti al fine di tutelare il lavoro delle proprie persone e ridurre il ricorso agli ammortizzatori sociali nel processo di transizione verso la mobilità elettrica".
L'accordo al Mimit, rivendicano le sigle Fim, Fiom, Uilm, Fismic, Uglm Aqcf-r, "è stato reso possibile grazie anche alle iniziative dei lavoratori in presidio da giorni. Il tempo conquistato dovrà essere utile per trovare soluzioni strutturali per Trasnova e per l'intero settore, adottando le giuste politiche industriali. Grande attenzione quindi sarà ulteriormente posta per quanto concerne il prossimo tavolo ministeriale del prossimo 17 dicembre". "La determinazione di lavoratrici e lavoratori insieme all'azione sindacale immediata per una crisi, quella della Stellantis, denunciata da tempo da Fiom e Cgil, porta al ritiro dei licenziamenti e alla proroga della commessa per un anno - aggiungono in una nota Nicola Ricci, segretario generale Cgil Napoli e Campania, e il segretario Cgil Raffaele Paudice -. Anno in cui bisognerà lavorare ai tavoli istituzionali per trovare una risposta complessiva di sistema alla crisi dell'automotive e per affrontare un tema di carattere epocale come la transizione ambientale ed energetica". "Occorrerà già da domani, con l'incontro con il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca - sostengono Ricci e Paudice - incalzare il governo e il ministro Urso affinché si lavori a una soluzione complessiva della vertenza. Non ci lasciamo prendere dal facile ottimismo: ora è tempo di programmare il futuro di tutta l'automotive nel nostro Paese e nella nostra regione".