Enel investirà 43 miliardi. Strategico il sistema Italia
«Le azioni manageriali dell’ultimo anno ci hanno consentito di raggiungere tutti gli obiettivi che avevamo comunicato al mercato. Possiamo aprire un nuovo capitolo di crescita, che creerà ulteriore valore per gli azionisti e tutti i nostri stakeholder». L’amministratore delegato di Enel, Flavio Cattaneo, è stato molto chiaro lo scorso 18 novembre durante la presentazione del nuovo piano strategico del Gruppo nel descrivere la visione per i prossimi anni della multinazionale italiana. Dopo aver completato un chirurgico piano di dismissioni, il Gruppo Enel si è rifocalizzato sui core business e su degli investimenti a più elevata redditività, migliorando così sia la produttività, sia la struttura del capitale. La riduzione dell'indebitamento e l’ottimo equilibrio economico-finanziario creano ora le condizioni per una crescita di lungo periodo, sostenibile e più profittevole. «La nostra è una visione molto chiara, - ha detto il manager - cerchiamo opportunità di acquisizioni a prezzi ragionevoli, altrimenti premieremo gli azionisti in altri modi, come un riacquisto di azioni proprie o un ricco aumento dei dividendi».
Tra il 2025 e il 2027 il Gruppo ha pianificato una crescita importante degli investimenti, che arriveranno a circa 43 miliardi di euro, in aumento di circa 7 rispetto al precedente piano. Investimenti che per tre quarti saranno dedicati all’Europa e per l’altro quarto su America Latina e Nord America. Nell’illustrare la nuova strategia, volta anche a un’accelerazione della transizione energetica, Cattaneo ha precisato come il Gruppo nei prossimi tre anni si dedicherà in particolare alle attività core e all’allocazione flessibile del capitale, con un focus di investimenti in asset regolati con rendimenti prevedibili. Una scelta che andrà a premiare innanzitutto gli azionisti, come spiegato dal capo azienda. «Questa nuova strategia – ha proseguito Cattaneo- ci permette di rivedere al rialzo la politica dei dividendi, con un fisso minimo di 0,46 euro per azione, in crescita rispetto allo 0,43 precedente, e con un potenziale ulteriore incremento fino a un payout del 70% sull’utile netto ordinario del gruppo». Da un punto di vista del margine operativo lordo , noto in ambito finanziario con la sigla Ebitda, l’Enel guidata da Cattaneo prevede nel 2027 di arrivare a un valore compreso tra i 24,1 e i 24,5 miliardi di euro, segnando un aumento del 40 per cento a confronto, a parità di perimetro, con il 2022 l’ultimo anno della precedente gestione manageriale. L’amministratore delegato ha tenuto a precisare come si arriverà a questa rilevante crescita senza dover ricorrere – come avvenuto in passato – a partite straordinarie. Il segno positivo si riverbererà anche sull’utile netto, che si prevede possa arrivare a una cifra compresa tra i 7,1 e i 7,5 miliardi di euro, rispetto ai 4,3 del 2022.
Gli investimenti di Enel saranno in particolare rivolti al miglioramento delle reti, a cui saranno destinati ben 26 miliardi di euro, con un notevole aumento del 40 per cento in confronto con il precedente piano strategico. Alla crescita delle energie rinnovabili il Gruppo invece ha previsto un investimento di 12 miliardi, capitali che permetteranno un incremento di capacità di 12 GW, con un mix di soluzioni tecnologiche costituito per il 70 per cento da eolico on-shore (sulla terraferma), idroelettrico e batterie, raggiungendo nel 2027 una capacità totale di rinnovabile di circa 76 GW. Grande attenzione è riservata anche alla crescita e fidelizzazione dei clienti. Ben 2,7 miliardi di euro di investimenti il Gruppo ha destinato al segmento clienti, di cui circa l'85% saranno riservati a quei mercati dove Enel è in grado di offrire un portafoglio integrato che comprende energia, prodotti e servizi. Nei paesi principali in cui opera, Italia e Spagna (tramite controllata Endesa), il gruppo energetico punta a superare i 19 milioni di clienti nel settore del mercato libero dell’elettricità. Tra le novità del nuovo piano va segnalata la scelta di Enel di costituire una newco per i data center, partendo da Italia e Spagna, ma con previsione di espansione anche in altri paesi. "Un modello di business – ha detto l’ad Cattaneo molto promettente”, specificando che gli asset di connessione in Italia hanno un valore di circa un miliardo di euro e che comunque, in via prudenziale, i potenziali benefici economici che arriveranno dalla nuova società non sono stati inclusi negli economics del piano 2025-27. Il piano strategico presentato da Enel conferma il ruolo di asset del sistema Paese, anche per la sua proiezione internazionale. Al termine dell’incontro con gli analisti l’amministratore delegato Cattaneo è volato in Brasile per partecipare al G20 di Rio de Janeiro dove ha incontrato il presidente brasiliano Ignazio Lula da Silva e quello argentino Javier Milei. Grazie ai frequenti viaggi in America Latina in questi mesi le relazioni con le istituzioni locali si sono decisamente rafforzate, portando benefici al gruppo italiano e dando un contributo importante alla strategia di diplomazia, anche economica, condotta dal governo italiano. Un ruolo, quello di Enel, già emerso in occasione del summit del G7 in Puglia dello scorso giugno, al quale Cattaneo era presente per una serie di incontri bilaterali con importanti capi di Stato e di governo.