Unicredit, offerta da 10 miliardi per comprare Banco Bpm: "Diventerebbe la terza banca in Europa"
Un'offerta da 10 miliardi per comprare Banco Bpm è stata avanzata da Unicredit. La banca guidata da Andrea Orcel, dunque, ha mostrato interesse sulla totalità delle azioni di Bpm, il cui controvalore complessivo, in caso di integrale adesione, sarà di 10.086.832.606 euro. L' importo – come spiega un nota - è pari alla valorizzazione "monetaria" del corrispettivo, cioè 6,657 euro per azione di Banco Bpm. La cifra tiene conto anche del prezzo ufficiale delle azioni di Unicredit nell'ultima seduta di venerdì scorso che è pari a 38,041 euro.
Nel comunicato si legge che l'offerta pubblica di scambio volontaria su Banco Bpm è autonoma e indipendente dall'investimento effettuato da Unicredit nel capitale sociale di Commerzbank. E ancora: “L'aggregazione di Banco Bpm con UniCredit permetterà la piena valorizzazione delle potenzialità dei due gruppi in Italia e un conseguente ulteriore rafforzamento di una solida realtà pan-europea, che diventerebbe la terza banca europea per capitalizzazione di mercato”.
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Nella nota della banca anche i dettagli dell’offerta avanzata: “L'offerta pubblica di scambio volontaria di Unicredit sulle azioni di Banco Bpm è subordinata all'approvazione della proposta di delega per l'aumento di capitale al servizio dell'offerta da parte dell'assemblea dei soci dell'afferente e del documento di offerta da parte di Consob. L'offerta è anche subordinata all'approvazione senza condizioni da parte delle competenti autorità antitrust. Tra le condizioni di efficacia dell'offerta c'è anche quella relativa all'esito. L'offerta sarà efficace se Unicredit verrà a detenere all'esito dell'offerta una partecipazione pari ad almeno il 66,67% del capitale sociale di Banco Bpm. L'offerente, tuttavia, si riserva di rinunciare parzialmente alla presente condizione di efficacia, purché la partecipazione che l'offerente venga a detenere all'esito dell'Offerta sia comunque almeno pari al 50% del capitale sociale più 1 azione dell'emittente (soglia, quest'ultima, non rinunciabile)".
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