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Mutui, le rate cambiano subito: ai minimi da due anni, i nuovi importi

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Attilio Barbieri
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Cala il costo dei mutui. Secondo Bankitalia, a settembre, il tasso di interesse sui prestiti erogati alle famiglie per l’acquisto di abitazioni comprensivi delle spese accessorie - il Taeg, Tasso annuale effettivo globale - è sceso al 3,82 per cento, in calo rispetto al 4,10 per cento di agosto. Un livello che non si vedeva dalla fine del 2022. Il dato è compreso nell’edizione pubblicata ieri del rapporto mensile “Banche e moneta”. Vale la pena di ricordare che il Taeg di agosto rappresentava una inversione di tendenza inattesa su una discesa ininterrotta iniziata a novembre 2023 quando si trovava a quota 4,92 per cento. Il tasso di luglio scorso, infatti, era pari al 3,94 per cento e ad agosto si era registrato un incremento seppure marginale dello 0,16 per cento. In dieci mesi, comunque, si è verificato un calo superiore al punto percentuale.

CREDITO AL CONSUMO
Il Taeg sulle nuove erogazioni di credito al consumo si è collocato al 10,47 per cento poco mosso rispetto al 10,50 del mese precedente. Il tasso di interesse sui nuovi prestiti alle società non finanziarie è sceso al 4,90 per cento (era al 5,13 nel mese precedente), quello per importi fino a un milione di euro è stato pari al 5,32 per cento, mentre il tasso sui nuovi prestiti di importo superiore al milione si è collocato al 4,63 per cento. Per quanto marginale sia il calo degli interessi sui mutui ha un impatto significativo sulle rate. Secondo il Codacons su «un finanziamento da 125mila euro a 25 anni», c’è «un risparmio di circa 77,5 euro sulla rata mensile», che su base annua significa un minor esborso di 930 euro. Con la discesa dei tassi aumentano le richieste di surroga da parte dei clienti, alla ricerca di condizioni meno onerose per finanziare l’acquisto dell’abitazione, anche perché i costi - istruttoria, eventuale perizia e notaio - restano a carico della banca che la concede.

 



I volumi dei prestiti concessi alle famiglie italiane per l’acquisto della casa sono tornati a crescere e a settembre, con il tasso reale sceso al 3,82 per cento i mutui erogati hanno raggiunto i 5 miliardi e 172 milioni di euro. Ad agosto le erogazioni per i prestiti destinati a finanziare l’acquisto dell’abitazione, con il Taeg risalito al 4,10 per cento, erano precipitati invece sotto i 2 miliardi di euro, precisamente a un miliardo e 947 milioni.

VOLUMI EROGATI
Sull’anno, nonostante il calo ininterrotto del tasso globale a partire da dicembre 2023, i volumi dei prestiti concessi alle famiglie dal sistema bancario sono calati dello 0,4 per cento, quelli accordati alle società non finanziarie del 2,4. Nello stesso lasso di tempo i depositi dei privati sono aumentati dello 0,5 per cento, mentre la raccolta obbligazionaria è cresciuta addirittura del 10,6 per cento. Per la direzione dei saggi d’interesse nei prossimi mesi sarà decisiva la riunione del Consiglio Bce prevista per il 12 dicembre.

 

 

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