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Fisco, lo spot del governo contro l'evasione: "Baccato, la bella vita è finita", sinistra muta

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Il governo prosegue nella sua battaglia contro gli evasori. E ora la missione dell'esecutivo e delle Entrate contro i furbetti che non pagano le tasse si traduce anche in uno spot che nei prossimi giorni, come anticipa il Corriere, arriverà su web, tv e radio. Uno spot che spiega bene cosa rischiano gli evasori con le nuove norme e che di fatto segue quello sul concordato biennale. E nella clip l'evasore dopo aver ordinato al ristorante aragosta e champagne ("non ci rinuncio"), ecco che viene pizzicato dalle Fiamme gialle. "La bella vita è finita, l’evasione si paga", affermano i due finanzieri all’evasore. "Beccato", e un timbro sulla foto del furbetto.

"Da oggi ancora più controlli e sempre meno evasori", assicura il governo. E una campagna comunicativa così efficace è anche una risposta chiara a una certa sinistra che fa propaganda accusando l'esecutivo di destra di non stanare gli evasori.

Giorgia Meloni era stata chiara quando venne attaccata per l'espressione "pizzo di Stato". L'esecutivo ha l'obiettivo di non perseguire in modo oppressivo i piccoli commercianti che hanno debiti irrisori col fisco o che hanno debiti che non riescono a pagare per lo stallo della propria attività. Al tempo stesso però si impegna a perseguire chi di fatto non paga i tributi in modo sistematico cercando di lucrare sulle spalle della collettività. Insomma, un nuovo corso che separerà i furfanti da chi per necessità non riesce a pagare. 

 

 

 

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