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Bancomat e carte di credito: cosa cambia alla cassa con la manovra

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Novità sull'uso di bancomat e carte di credito nella manovra. Le transazioni elettroniche saranno passate ai raggi X per appurare che i corrispettivi degli esercenti corrispondano ai pagamenti con carte percepiti visto che le analisi di rischio già indicato un tax gap Iva di 50 milioni.

Il ddl Bilancio introduce l’obbligo di istituire un collegamento tecnico tra gli strumenti di pagamento elettronico (sia fisici che digitali) con il registratore telematico in modo che quest’ultimo possa memorizzare sempre le informazioni minime di tutte le transazioni elettroniche (con esclusione di quelle che si riferiscono all’identificazione del cliente) e trasmettere all’Agenzia delle Entrate l’importo complessivo dei pagamenti elettronici giornalieri acquisiti dall’esercente anche indipendentemente dalla registrazione dei corrispettivi.

L’attuazione della presente disposizione è suscettibile di produrre maggiori entrate. In particolare, le analisi del rischio effettuate hanno permesso di individuare i contribuenti che hanno trasmesso corrispettivi telematici e fatture elettroniche per importi inferiori all’ammontare dei pagamenti elettronici percepiti, per un totale di maggiore Iva non versata di circa 50 milioni di euro come stima prudenziale. A questo si associa un recupero di imposte dirette per 15 milioni. Prevista anche una sanzione per chi non si adegua all’obbligo di collegamento: si va dai 250 ai 2.000 euro.

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