Detrazioni fiscali, ecco cosa cambia dai 75mila euro in su: cosa stabilisce la manovra
La stretta sulle detrazioni non interesserà spese sanitarie e mutui: lo stabilisce la manovra firmata dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Nel testo depositato alla Camera si legge: "Sono escluse dal computo dell'ammontare complessivo degli oneri e delle spese le spese sanitarie detraibili" così come gli oneri "sostenuti in dipendenza di prestiti o mutui contratti fino al 31 dicembre 2024". Dietro questa decisione la necessità di far risparmiare allo Stato più di un miliardo di euro all’anno. I più penalizzati saranno i single con redditi oltre 100 mila euro.
Il meccanismo per il calcolo, infatti, prevede un tetto massimo in corrispondenza della fascia di reddito (14 mila sopra i 75mila euro, 8mila sopra i 100mila) e un coefficiente in corrispondenza del numero dei figli: 0,5 per i nuclei familiari senza i figli, 0,70 se nel nucleo è presente un figlio, 0,85 se nel nucleo familiare sono presenti due figli, 1 se nel nucleo familiare sono presenti più di due figli o almeno un figlio con disabilità.
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È stata confermata, invece, la riduzione delle aliquote Irpef a tre scaglioni di reddito. L’aliquota Irpef sarà del 23% fino a 28 mila euro, del 35% da 28 a 50 mila euro e del 43% oltre i 50 mila euro di reddito. Si amplia, poi, la platea dei lavoratori che avranno dei benefici dagli effetti del taglio del cuneo fiscale, come spiegato dal ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti. Quest'ultimo ha fatto sapere che salirà da 35 mila a 40 mila euro la soglia di reddito. Interesserà quindi 1,3 milioni di lavoratori in più rispetto ai 13 già toccati dalla misura attualmente in vigore.
La legge di bilancio prevede anche un aumento delle pensioni minime: per gli assegni di importo pari o inferiore al trattamento minimo nel 2025 ci sarà un incremento del 2,2% e dell'1,3% nel 2026. Le pensioni quindi arriveranno a 617,9 euro dai 614,77 attuali. Fonti del governo hanno spiegato che gli adeguamenti previsti sono "a completamento degli interventi transitori finalizzati a contrastare le tensioni inflazionistiche registrate negli anni 2022-2023 e nelle more dell’avvio di un programma di potenziamento compatibile con gli obiettivi di finanza pubblica per introdurre misure strutturali vigenti a sostegno dei pensionati in condizioni disagiate".
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