Pensioni, Giorgetti: "Rivalutazione piena": cosa cambia l'anno prossimo
"Introduciamo un innovativo meccanismo di incentivazione per chi raggiunge l'età del pensionamento (sia nel pubblico che nel privato) per la permanenza in servizio su base volontaria" con "un incentivo significativo sul fronte fiscale": il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti lo ha detto a proposito delle pensioni, intervenendo in conferenza stampa a Palazzo Chigi, dove ha illustrati la legge di bilancio. Poi ha confermato "i provvedimenti dello scorso anno".
Il titolare del dicastero dell'Economia ha spiegato anche che "sulle pensioni c'è la rivalutazione piena, c'è la rivalutazione delle minime, quindi con l'inflazione registrata piena, il meccanismo di sterilizzazione in vigore non c'è più". Facendo un discorso un po' più ampio, poi, Giorgetti ha detto: "Il mandato dura 5 anni, in questi primi anni abbiamo dato dimostrazione di aver fatto cose non fatte precedentemente, ci siamo concentrati sui redditi medio-bassi, ci concentriamo adesso sulle famiglie e, se le condizioni ce lo permetteranno, faremo tutto ciò che abbiamo promesso, sulle pensioni c'è la rivalutazione. Penso che, rispetto al contesto generale, stiamo facendo bene ma non sono io che devo dare i voti al governo, osservo però i giudizi della comunità internazionale e la diminuzione dello spread. Il giudizio degli elettori è altra cosa, quando ci saranno le elezioni vedremo come si esprimono".
Positivo il commento del segretario generale della Uilp (Unione Italiana Lavoratori Pensionati) Carmelo Barbagallo: "Accogliamo con favore le dichiarazioni del ministro Giorgetti sulla rivalutazione delle pensioni, ci auguriamo che mantenga quanto annunciato". E ancora: "Se non vediamo non crediamo, speriamo però che finalmente sia chiaro al Governo che la rivalutazione non è un aumento, ma un parziale adeguamento all'inflazione dell'anno precedente e l'unico modo per mantenere il potere d'acquisto delle pensioni, massacrate da anni di blocchi dell'indicizzazione".