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Istat, i dati su saldo primario e potere d'acquisto incoronano Meloni: "Salvata l'economia reale"

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"Il governo ha messo in salvo l'economia reale". Da Fratelli d'Italia esultano di fronte all'ultimo report Istat: il saldo primario delle AP (indebitamento al netto degli interessi passivi) è risultato positivo, con un'incidenza sul Pil dell'1,1% (-0,8% nel secondo trimestre del 2023). Si tratta della prima volta dal quarto trimestre del 2019. 

Non solo: nel secondo trimestre del 2024 il reddito disponibile delle famiglie consumatrici è aumentato dell’1,2%, così come il loro potere d’acquisto. I consumi sono cresciuti dello 0,4%, con una propensione al risparmio delle famiglie consumatrici del 10,2%, in aumento di 0,8 punti percentuali rispetto al trimestre precedente. La quota di profitto delle società non finanziarie, pari al 42,6%, è diminuita di 1,2 punti percentuali rispetto al trimestre precedente mentre il tasso di investimento delle società non finanziarie, pari al 22,2%, è diminuito di 0,1 punti percentuali rispetto al trimestre precedente. Tra i dati significativi diramati dall'Istat, anche la revisione al ribasso della variazione acquisita del Pil, pari allo 0,4%. Lo scorso 2 settembre l'Istat l'aveva stimata pari a 0,6%. 

 

"I dati Istat su reddito disponibile delle famiglie e consumi sono la prova di come il governo Meloni sia riuscito a mettere in salvo l'economia reale", commenta la deputata di FdI Ylenja Lucaselli. "Da un lato, abbiamo tutelato le fasce più deboli, dall'altro lato abbiamo mantenuto il dinamismo del mercato del lavoro attraverso il taglio al cuneo fiscale e gli incentivi alle assunzioni. Tutto questo continua a tratteggiare per l'Italia trend economici positivi e in controtendenza rispetto a molti dei nostri partner europei", conclude Lucaselli. 

 

 

 

"I dati Istat diffusi oggi sono una chiara dimostrazione della bontà delle politiche economiche attuate dal governo Meloni. L'aumento dell'1,2% del reddito disponibile delle famiglie e del loro potere d'acquisto, unito alla crescita dei consumi e alla maggiore propensione al risparmio, evidenziano come il nostro Paese stia attraversando un momento di consolidamento e crescita economica grazie alle scelte coraggiose e responsabili di questo esecutivo", dichiara il vice-capogruppo di FdI alla Camera, Manlio Messina. "La crescita dello 0,4% dei consumi e l'incremento della propensione al risparmio al 10,2% dimostrano che le famiglie italiane hanno più fiducia nel futuro e possono permettersi di pianificare a lungo termine. Questo è il frutto di politiche volte a sostenere le fasce più vulnerabili, ma anche a stimolare gli investimenti e l'occupazione, come dimostrano i numerosi provvedimenti adottati in ambito fiscale e sociale dal governo guidato da Giorgia Meloni. Fratelli d'Italia si impegnerà a continuare su questa strada, promuovendo ulteriori riforme che mirano a rafforzare la stabilità economica del Paese e migliorare le condizioni di vita di tutti i cittadini. I numeri ci danno ragione: siamo sulla strada giusta e non ci fermeremo qui" conclude l'esponente di Fdi.

Per Antonio Tajani, vicepremier e leader di Forza Italia, si tratta di "una buona notizia: i dati dell'Istat confermano che le cose vanno nella giusta direzione per quanto riguarda i conti pubblici, cioè per la prima volta dal quarto semestre del 2019. Il saldo primario è positivo, vuol dire che il governo sta facendo bene per tenere sotto controllo la spesa pubblica". "E se aumenta la spesa pubblica - prosegue il ministro degli Esteri da Bari - è soltanto perché ci sono da pagare gli interessi sul debito, quindi è importante ora che la Banca centrale europea abbassi il costo del denaro e abbassi i tassi e così non soltanto si darà ossigeno alle famiglie e a imprese, ma si ridurrà anche la spesa pubblica nel nostro Paese". 

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