Stellantis, rumors: Carlos Tavares può saltare, John Elkann lavora alla successione
Periodo nero e caos totale per Stellantis. Non a caso il presidente John Elkann ha recentemente espresso preoccupazioni crescenti circa la situazione del gruppo in Nord America, dove le vendite sono in drastico calo e dove recentemente ci sono stati diversi cambi nella dirigenza. Nonostante Carlos Tavares, Ceo di Stellantis, sia stato elogiato per la sua capacità di gestione efficiente dopo la fusione tra Fiat Chrysler e Psa nel 2021, il rallentamento delle vendite e le pressioni dei mercati stanno mettendo in discussione la sua posizione. Insomma, il gruppo potrebbe essere a caccia di un nuovo Ceo.
Questo almeno è quanto riportato da Automotive News Europe, secondo cui Elkann ha già avviato una ricerca di potenziali successori, sebbene non siano previsti cambiamenti immediati. Anche Tavares è coinvolto nel processo di selezione e ha adottato una politica di rigoroso contenimento dei costi, che ha comportato tagli di posti di lavoro e riduzioni della capacità produttiva, in particolare negli Stati Uniti (ma, come ben sappiamo, anche in Italia). Tuttavia, una delle sfide principali per il Ceo rimane risolvere le difficoltà dei marchi Jeep e Chrysler, che stanno affrontando problemi come livelli eccessivi di inventario e una perdita di quota di mercato.
In un contesto di concorrenza sempre più forte, soprattutto da parte dei produttori cinesi, e di un rallentamento della domanda di veicoli elettrici, Tavares ha attirato diverse polemiche per l'apertura alla possibilità di vendere alcuni dei 14 marchi di Stellantis al fine di mantenere la redditività. Nel frattempo, la rete dei rivenditori statunitensi ha espresso critiche nei confronti del Ceo, lamentando una gestione inadeguata delle scorte e il peggioramento della percezione dei marchi, chiedendo maggiori investimenti per migliorare la qualità e smaltire le giacenze.
Stellantis ha recentemente annunciato un investimento di oltre 400 milioni di dollari in tre impianti del Michigan, ma le aspettative di un rapido cambiamento nel mercato a stelle e strisce restano elevate. Tutti temi che saranno al centro della prossima riunione del consiglio di amministrazione, prevista per il 9 e 10 ottobre negli Stati Uniti, durante la quale verranno valutate le strategie per il rilancio delle vendite.
A pesare come un macigno su Tavares sono i risultati del primo, drammatico, semestre del 2024, con una contrazione dell'utile netto che ha toccato il 48 per cento. Cifre che, per ovvie ragioni, mettono in profonda discussione il suo ruolo: la pianificazione della successione, insomma, sarebbe già iniziata.