Pensioni, raffica di controlli: "Fase due", chi rischia di perdere l'assegno
I pensionati che si godono l'assegno all'estero devono fare attenzione. L'Inps ha infatti lanciato la fase due della caccia ai falsi percettori degli assegni fuori dal nostro Paese. Da qualche giorno è infatti scattata la procedura per l'accertamento dell'esistenza in vita per gli anni 2024-2025. Questa ricognizione di fatto ha lo scopo preciso di stanare i furbetti dell'assegno che risiedono in Europa, Africa e Oceania. Sono esclusi dalla "fase due" tutti i pensionati che invece hanno cambiato vita e fatto le valigie per i Paesi scandinavi o per l'Est Europa, dato che i controlli su questi contribuenti sono stati già portati a termine tra marzo e luglio 2024.
E in una comunicazione molto dettagliata, l'istituto di previdenza sociale spiega quali sono le possibili sanzioni: "Qualora l’attestazione non sia prodotta, il pagamento della rata di febbraio 2025, laddove possibile, avverrà in contanti presso le agenzie Western Union del Paese di residenza e, in caso di mancata riscossione personale o produzione dell’attestazione di esistenza in vita entro il 19 febbraio 2025, il pagamento delle pensioni sarà sospeso a partire dalla rata di marzo 2025. Al fine di ridurre il rischio di pagamenti di prestazioni dopo la morte del beneficiario, spiega l’Inps, alcuni pensionati potranno essere interessati dalla verifica generalizzata dell’esistenza in vita, indipendentemente dalla propria area geografica di residenza o domicilio". Un punto questo che allarga i controlli e di fatto rende questa fase un po' più estesa rispetto a quelle precedenti. Sempre l'Inps ha di fatto spiegato anche le modalità con cui avverrà la comunicazione dell'esistenza in vita: i pensionati possono inviare il modulo alla casella postale PO Box 4873, Worthing BN99 3BG, United Kingdom. Questo modulo dovrà essere restituito a Citibank N.A. controfirmato da un “testimone accettabile”, ossia da un rappresentante di un’Ambasciata o di un Consolato Italiano o da un’Autorità locale abilitata ad avallare la sottoscrizione dell’attestazione; oppure operatori di Patronato aventi la qualifica di “testimoni accettabili”, autorizzati ad accedere al portale predisposto da Citibank N.A. al fine di attestare telematicamente l’esistenza in vita dei pensionati; riscuotendo personalmente la pensione presso gli sportelli Western Union.
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Ma attenzione: sono esclusi dall’accertamento alcuni gruppi di pensionati quali, ad esempio, quelli che risiedono in Paesi in cui operano istituzioni con le quali l’Inps ha stipulato accordi di collaborazione per lo scambio telematico di informazioni sul decesso dei pensionati comuni. Sempre l'istituto ricorda che è attivo il servizio di supporto della Banca per pensionati, funzionari delle Rappresentanze diplomatiche, patronati, delegati e procuratori che necessitino di assistenza riguardo alla procedura di attestazione dell’esistenza in vita. Inoltre il supporto Citi può essere contattato dai pensionati consultando il sito web della Banca; inviando un messaggio di posta elettronica; telefonando a uno dei numeri indicati nella lettera esplicativa. Il servizio è attivo dal lunedì al venerdì, dalle ore 8 alle ore 20 (ora italiana), in lingua italiana, inglese, spagnola, francese, tedesca e portoghese. Insomma, per chi sogna di intascarsi la pensione senza fornire l'attestazione di esistenza in vita del beneficiario dell'assegno la pacchia è finita.
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