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La rete FitActive si allarga, Deloitte promuove il marchio

Luigi Merano
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«Dalle stalle alle stelle e dalle stelle alle stelle», ama dire Eduardo Montefusco. E le stelle l’imprenditore le ha raggiunte davvero con la sua catena FitActive, brand in forte espansione non solo in Italia, ma anche in Europa e SudAmerica. Sono passati circa 15 anni da quando l’imprenditore, classe 1982, napoletano di nascita, ma cresciuto a Limbiate, una cittadina nel cuore della Brianza, ha deciso di mettersi in proprio. Avvicinatosi al mondo del fitness come programmatore informatico e creatore di un software per le palestre, nel 2007 Montefusco sceglie di partecipare direttamente all’attività e diventa socio della struttura, un piccolo locale a Seveso. Oggi il gruppo ha 150 strutture, è sbarcato a Barcellona, in Spagna, e ha avviato la prevendita della prima FitActive in Brasile (Curitriba, Paranà).

Il fatturato aggregato è di oltre 86 milioni, mentre sono più di 318mila gli iscritti complessivi, con una percentuale di rinnovi che si attesta al 42,74%. L’afflusso giornaliero oscilla tra i 400 e i 900 clienti, 1.500 sono i personal trainer e professionisti del fintess e 422 i dipendenti. Mentre i followers che seguono il marchio sui social sfiorano il milione. Numeriche non sono passati inosservati al colosso della consulenza finanziaria e della revisione contabile Deloitte, che dal 2019 (e per tutti gli anni a seguire) posiziona FitActive al primo posto in Italia per numero di palestre aperte.

Dopo crescita e costante innovazione, nel 2023 è sempre Deloitte, nel suo report annuale “European Health&Fitness Market” a collocare FitActive nella classifica TOP 20 delle più importanti catene di palestre europee, eccellendo in tutti e tre parametri di valutazione richiesti: numero di club aperti, fatturato e numero globale di iscritti. Riconoscimento confermato anche nel 2024. Il segreto del successo? Montefusco lo sintetizza con un semplice motto: «Se corri ce la fai». Ma dietro la corsa dell’imprenditore ci sono non solo sacrifici e abnegazione, ma anche una visione ben precisa che è alla base del suo progetto: la palestra come luogo per allenare i muscoli, ma anche la felicità. «Aiutiamo le persone a migliorare la loro vita, rendendole felici attraverso quello che sappiamo fare meglio: il fitness», spiega il fondatore di FitActive.

Insomma, l’attività fisica si sposa con il benessere in senso lato. Ed è per questo che la missione del gruppo è quella di creare ambienti amichevoli, cordiali, in cui chiunque si senta benvenuto, che siano accessibili economicamente per tutti ed aperti 24 ore su 24, dove si fa sport in maniera sana ed etica. Tutto, nel nome dell’internazionalizzazione, con operatori multilingua.

L’altro motore del rapido sviluppo del marchio è quello dell’innovazione. Il gruppo ha protocollato, nel corso del tempo, diversi modelli procedurali che snelliscono e velocizzano tutte le procedure di sviluppo della catena. C’è poi la formazione costantemente dei professionisti coinvolti nell’attività, con aggiornamenti corporate di livello e lo studio di nuovi trend di marketing per garantire sempre ai clienti e agli investitori servizi in linea con le esigenze e le aspettative. Perseguendo il medesimo scopo il gruppo fa in modo che un team di professionisti sia sempre in contatto con contractor, agenti immobiliari e investitori per realizzare nel minor tempo possibile l’installazione di una nuova palestra FitActive, sicura e a norma in tutti i Paesi del mondo.

Fondamentale, infine, l’attenzione ai dettagli, che vengono curati con la stessa attenzione in ogni struttura affiliata. Ogni Club FitActive è concepito come uno spazio di design, pensato per racchiudere in almeno 1000mq tutti gli attrezzi di fitness più richiesti e delle migliori marche, macchinari cardio di ultima generazione (tutto brand-new), oltre che ampie sale corsi ed aree relax. Arredi, cromie ed illuminazioni sono studiati con cura per regalare ad ogni Club la stessa atmosfera, che diventa il marchio di fabbrica di FitActive. A completare tutto questo: allestimenti, musica ed un personale preparato ree predisposto all’orientamento customer-centric.

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