Cerca
Logo
Cerca
+

Pnrr, Bankitalia delude i disfattisti: l'Italia tiene il passo

Esplora:

Sandro Iacometti
  • a
  • a
  • a

Avviso ai disfattisti. Prima di continuare a raccontare il declino dell’Italia e i passi falsi del governo dare un’occhiata al Bollettino economico di Bankitalia. Capitolo Pnrr: malgrado «qualche criticità al Sud», a giugno scorso oltre due terzi delle gare destinate alla realizzazione di opere pubbliche risultava aggiudicato, in termini sia di numero sia di importi. Ma alcuni bandi, pur non risultando aggiudicati negli archivi dell’Anac, sono associati nei dati delle Casse edili a cantieri già avviati. È quindi possibile stimare che «la quota sia più alta, e superiore ai tre quarti in termini di numero e di importi». Capitolo titoli di Stato: gli investimenti esteri in titoli pubblici italiani sono stati particolarmente elevati (42,6 miliardi), assorbendo quasi per intero le emissioni nette da parte del Tesoro. La domanda dall'estero ha continuato a sostenere anche le emissioni di titoli di debito del settore privato, con acquisti per 9,1 miliardi, di cui 4,8 del settore bancario. Capitolo consumi: nel primo trimestre di quest’anno la spesa delle famiglie è aumentata dello 0,3% in termini reali, dopo essere scesa dell’1,4 nel periodo precedente.

E a spingere la domanda ha dato una bella mano anche il turismo. Dopo il record del 2023, nel primo trimestre di quest’anno la spesa reale dei viaggiatori stranieri in Italia ha registrato un ulteriore leggero incremento. Sulla base di nostre stime, scrive Bankitalia, «la spesa per alloggio e ristorazione sarebbe salita in misura lieve in primavera, contribuendo a sostenere ulteriormente il PIL nel secondo trimestre». Capitolo lavoro e salari: l'occupazione ha continuato ad aumentare nei mesi primaverili: a fronte di una partecipazione e il tasso di disoccupazione è ulteriormente sceso, avvicinandosi a quello medio dell'area. Mentre «la crescita del costo del lavoro nel settore privato non agricolo si è rafforzata nei mesi recenti, sospinta dai rinnovi contrattuali». Detto questo, la prudenza resta d’obbligo. La crescita è lenta e i rischi globali sono sempre presenti. Concetti che ieri hanno trovato spazio non solo nel Bollettino di Bankitalia ma anche nelle analisi diffuse contemporaneamente da Confindustria e Confcommercio. «Dopo la moderata espansione del primo trimestre di quest'anno», scrive Bankitalia, «il Pil in Italia ha continuato a crescere in misura contenuta in primavera».

 

 

Una crescita sostenuta ancora dai servizi, in particolare del turismo. Per contro l'attività si è ridotta nelle costruzioni e nella manifattura. In questo quadro le aspettative sono modeste: «Il prodotto aumenterà dello 0,6% nel 2024, dello 0,9 nel 2025 e dell'1,1 nel 2026». Una radiografia sull'andamento economico la mette a punto anche il Centro Studi di Confindustria nella sua congiuntura flash di luglio in cui osserva che «nel secondo trimestre i servizi hanno frenato pur restando in crescita» e «l'industria prosegue in calo (nonostante il recupero di maggio)». Buoni segnali invece per i consumi con investimenti ed export, che tengono ma non trascinano. Confcommercio parla invece di quadro in chiaroscuro che dopo un secondo trimestre «per niente brillante», vede una stima previsionale al rialzo. Tre gli elementi alla base di questa revisione al rialzo: i consumi, trainati dalle immatricolazioni di auto nel mese di giugno, il buon andamento congiunturale della produzione industriale a maggio (+0,5%) e, sempre per il mese di maggio, una valutazione favorevole delle presenze turistiche sul territorio italiano.

 

Dai blog