Debito, "Italia meglio di Francia e Germania": lo studio ribalta Europa e sinistra
Il debito francese e tedesco è cresciuto più di quello italiano negli ultimi 4 anni. È quanto rileva Roberto Sommella su Milano Finanza, sottolineando come gli equilibri europei siano in qualche modo da rivalutare e ribaltare.
"I primi tre paesi per aumento del debito sono, nell’ordine, la Francia (che ha fatto registrare un aumento dell’indebitamento pari a 715 mld per un rialzo del 29%), seguita dalla Germania (aumento del debito di 553 miliardi per un rialzo del 26%) e dall’Italia in terza posizione (più 496 miliardi, +20%). Sono andati ancora meglio i tre paesi che un tempo con l’Italia formavano i Pigs, ovvero Grecia, Irlanda e Portogallo, rispettivamente con aumenti del debito pubblico del 14%, 8% e 5%. In tutto, il debito dell’Eurozona dal 2019 a oggi è aumentato di quasi 2.598 miliardi di euro, mentre quello dell’Ue rasenta i 3.000 miliardi in più (2.954): hanno pesato il Covid, le politiche di sostegno all’economia e quelle per attutire il costo della bolletta energetica a causa della guerra un Ucraina», scrive Sommella.
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Che l’Italia sia dietro la Germania e la Francia risulta a questo punto, sottolinea il direttore di MF, "un dato rimarchevole, visto che non si tratta di un merito stare sul podio. Ma la cosa deve far riflettere: Parigi balla sull’orlo del baratro del debito pubblico ma mantiene sempre un rating ben superiore all’Italia e fa e disfa a suo piacimento nomine, politiche e rapporti comunitari, mentre la Germania che ha imposto il ritorno del rigore in tutta l’Unione, ha i suoi problemi di bilancio, rimarcati anche dalla Corte Costituzionale tedesca e un’economia che da tempo batte in testa. Eppure la pecora nera siamo sempre noi italiani, a dispetto dei numeri appena ricordati. Anche nei vertici europei. Un po' di orgoglio in più e di gioco di squadra (non solo a parole) non guasterebbe, anzi sarebbe fondamentale".
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E questo, spiega Sommella, "perché i numeri sono dalla nostra parte. Non solo sul debito siamo considerati peggio degli altri ma non lo siamo, anche sulla crescita ci sarebbe da dire. Un’analisi della fondazione Edison ha messo in evidenza come dagli Anni 60 a oggi la crescita del Pil pro capite italiano non ha avuto nulla da invidiare a quella degli altri Paesi del G7. Anzi, nell’ultimo decennio l’Italia (+1,1% in media) ha corso più degli alleati, restando dietro solo agli Usa (+1,6%). Il dato conferma quindi che i record post pandemia non sono un’eccezione e infatti anche nel 2023 Roma (+0,9%) ha tenuto il passo di Parigi (+0,9%) e ha battuto Berlino, finita addirittura in recessione (-0,3%), mentre per il 2024 la Commissione europea prevede per l’Italia una crescita analoga a quella di Francia e Germania".