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Lagarde fa il compitino ma un taglietto ai tassi servirà a poco

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Come ampiamente previsto ormai da settimane, ieri il Consiglio direttivo della Bce ha deciso di ridurre di 25 puntibase itre tassi d’interesse di riferimento per il costo del denaro Ue. Si tratta del primo taglio in cinque anni e addirittura del primo dal 2016 per quel che riguarda il tasso principale. Insomma dal prossimo 12 giugno i tassi d’interesse sulle operazioni di rifinanziamento principali scenderanno dal 4,50% a 4,25%, quello sui depositi dal 4 al 3,75%, e quello sui prestiti marginali dal 4,75 al 4,50%.

Si tratta certo di una boccata d’ossigeno per famiglie ed imprese che potrebbe presto rendere più appetibili mutui e prestiti diventati comunque meno cari già mesi fa, sull’aspettativa per le decisioni delle banche centrali. Ma il taglio era così tanto atteso che non ha sorpreso nè i mercati nè tanto meno gli analisti. Anzi ieri persino i Btp sono “stranamente” saliti nonostante il taglio visto che era già da tempo oltre che mangiata anche digerito (...)

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