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Poste italiane, record di pacchi consegnati: ecco quanti sono

Vittoria Leoni
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Il primo trimestre 2024 di Poste Italiane si è chiuso con un utile netto a 501 milioni di euro (+16% sul 2023) e ricavi saliti del 6,1% a 3,05 miliardi. Il colosso italiano dei pacchi ha poi evidenziato «la consistente crescita del risultato operativo salito del 14% su base annua» si legge in una nota, «che si è attestato a 706 milioni, grazie al modello di business diversificato».

«È stato un inizio d’anno molto positivo» ha dichiarato ieri l’amministratore delegato e direttore generale, Matteo De Fante, «i risultati raggiunti dimostrano come stiamo attuando il nostro piano in modo rigoroso, con un continuo focus sul raggiungimento dei risultati commerciali e sulla razionalizzazione dei costi. I trend commerciali sono stati favorevoli in tutti i settori» ha poi aggiunto il top manager, «poiché i nostri clienti continuano a considerare Poste Italiane come un rifugio sicuro per i loro risparmi e un luogo di riferimento per la maggior parte delle loro esigenze quotidiane».

 

DATI IN LINEA COL PIANO

I dati diffusi ieri sono stati superiori alle previsioni degli analisti che prevedevano ricavi e profitti rispettivamente a 3,03 miliardi e 496 milioni di euro. Nonostante questo, però, ieri a Piazza Affari il titolo ha lasciato sul terreno l’1,31% a 12,38 euro per azione. Il motivo è presto detto: sui conti dei primi tre mesi dell’anno ha pesato l’effetto delle minori plusvalenze realizzate sul portafoglio di Btp di Bancoposta. Dal margine è stato escluso «l’impatto della Gap - Gestione attiva del portafoglio (plusvalenze realizzate sul portafoglio di Btp di BancoPosta) che è stato pari a 168 milioni nel I trimestre 2023 contro 22 milioni del I trimestre 2024, e l’impatto sull’utile netto, che è stato pari a 121 milioni nel I trimestre 2023 contro 16 milioni del I trimestre 2024».

Tra i segmenti che hanno raggiunto le migliori performance c’è sicuramente la logistica «che ha mostrato una forte resilienza. I risultati sono stati ottimi anche rispetto a quanto avevamo preventivato» ha proseguito con soddisfazione Del Fante, «abbiamo registrato il record storico di pacchi consegnati dai nostri portalettere. Qualche anno fa i portalettere non consegnavano pacchi, ora invece oltre il 30% dei pacchi son stati consegnati da loro, permettendoci di proiettare l’azienda verso il futuro».

 

RECORD STORICO PER I PACCHI

Nei primi tre mesi di quest’anno, Poste Italiane ha consegnato 71 milioni di pacchi (+21,5% sul 2023) con una crescita dei volumi consegnati dai portalettere superiore al 50%. Nel frattempo i vertici di Poste hanno rinnovato l’accordo con Cdp sulla gestione del risparmio postale raccolto attraverso Bancoposta. L’intesa è triennale e terminerà nel 2026: «È un accordo molto importante» ha spiegato Del Fante. In termini di remunerazione, nel 2023 era pari a 1,73 miliardi, quindi «si può dire che siamo in continuità o potenzialmente marginalmente in miglioramento rispetto al 2023» ha aggiunto l’ad. Secondo i termini del nuovo accordo, la remunerazione annua è compresa tra un minimo di 1,60 e un massimo di 1,90 miliardi di euro a fronte di obiettivi di raccolta concordati.

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