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Superbonus, vince Giorgetti: crediti spalmati

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Lo Stato gabelliere che per fare cassa si traveste da Stato etico e dietetico: l’idea era di Giuseppe Conte (chi altri?), il quale la illustrò nel dicembre del 2019 accanto al suo ministro dell’Economia, il pd Roberto Gualtieri: «Non credo sia male che si cambino alcune abitudini di vita e che i produttori di bevande siano orientati a non produrne di soverchiamente zuccherate. Quindi abbiamo deciso di far partire la Sugar tax dal primo ottobre». La inserirono nella Finanziaria 2020 assieme alla Plastic tax. Luigi Di Maio, intanto, girava per le televisioni spiegando che «l’educazione alimentare passa anche per la fiscalità».

Sono passati quasi cinque anni, ma quel balzello, dal gettito annuo stimato in circa 320 milioni di euro (molto meno secondo i produttori di bibite), non è entrato in vigore nemmeno per un giorno. Di volta in volta la sua introduzione è stata spostata più in là, e si continua a fare così. La manovra 2024 ne fissava l’introduzione dal primo luglio di quest’anno, ma ieri a palazzo Chigi hanno deciso, assieme al ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, di trovare in corsa la copertura per garantire un’ennesima proroga (la settima) e far slittare l’imposta al luglio del 2025 (...)

 

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