Buffet in hotel, la "regola dei tre giorni": ecco come riescono a far soldi
Il buffet è uno dei must have di tantissimi hotel e villaggi vacanze: la possibilità di mangiare tanti piatti diversi, e soprattutto in grandi quantità, ha da sempre una forte presa su clienti e turisti. Per questo è diventata ormai una consuetudine di quasi tutte le strutture ricettive. Ovviamente, di contro, i gestori devono trovare delle strategie per non finire in perdita: preparare molti piatti diversi comporta una spesa maggiore per le materie prime e forniture più importanti a causa di molti clienti che mangiano in quantità industriale.
Esistono dei metodi ben collaudati affinché la formula all you can eat sia vantaggiosa anche per loro. Dalla disposizione strategica dei piatti, al risparmio sui camerieri che riescono a gestire più clienti rispetto ad un ristorante normale, i trucchi sono molti. Ma quello più interessante riguarda la cosidetta "regola dei tre giorni".
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In sostanza, si è osservato che molti clienti che mangiano in strutture a buffet per diversi giorni, dal terzo cominciano a diminuire le loro porzioni autonomamente. Ciò è dovuto al fatto che mangiare senza sosta inizia a creare nelle persone la paura di ingrassare o, peggio, di arrecare danni alla propria salute. In questo modo, i gestori incasseranno sempre il medesimo compenso anche se gli ospiti mangeranno di meno.
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