Ferrovie dello Stato
Fotovoltaico e flotta green: Fs spinge sulla transizione
L’impegno verso la sostenibilità è tra i principi fondamentali del Gruppo FS: generare benefici non solo per i territori, ma anche per le persone si traduce in azioni concrete per rendere sempre più green il settore della mobilità. Un insieme di pratiche che ha portato il Gruppo guidato da Luigi Ferraris a fissare al 2040 l’obiettivo della neutralità carbonica, dieci anni prima di quanto richiesto dall’Unione Europea. Il Gruppo FS è pronto a usare il biocarburante HVO (Hydrotreated Vegetable Oil), concluse con successo le prime prove fatte nei mesi scorsi.
HVO è un biodiesel avanzato che si ottiene da materie prime rinnovabili e sarà impiegato sui treni che circolano su linee non elettrificate e sugli autobus. Il biocarburante HVO abbatte le emissioni di CO2 equivalente di circa l’80% tenendo conto di tutto il ciclo di vita del combustibile, grazie anche alle basse concentrazioni di poliaromatici e alla mancanza di elementi inquinanti come lo zolfo. FS ha lanciato una gara per garantire la fornitura necessaria per i propri mezzi. Si tratta di un processo negoziale già in corso e svolto mediante una procedura sopra soglia europea ad invito da sistema di qualificazione, rivolta ai principali operatori del settore. La sperimentazione con HVO inizia nel 2022 e, dal luglio 2023, cinque treni di Trenitalia (tra i più moderni Blues treni ibridi a tripla alimentazione - e le motrici ALN) viaggiano regolarmente con biocarburante sui binari della Calabria. Analoghi test sono stati condotti sugli autobus di Busitalia.
Nel corso dei prossimi mesi la sperimentazione proseguirà anche sulle altre tipologie di convogli diesel della flotta Trenitalia. «Il Gruppo FS è all’avanguardia nell’utilizzo dei biocarburanti – dichiara l’amministratore delegato Luigi Ferraris – i risultati delle sperimentazioni portate avanti sulle motrici ferroviarie e sugli autobus sono stati molto positivi. Stiamo lavorando per approvvigionarci di biocombustibili così da ampliarne l’utilizzo sui cinque mila chilometri di linea ferroviaria ancora non elettrificata. È una tecnologia testata e consolidata che ci permetterà di ridurre le emissioni contribuendo alla decarbonizzazione del settore dei trasporti anche nel breve-medio periodo». Con il suo impegno il Gruppo FS promuove una mobilità collettiva e condivisa, quindi più efficiente dal punto di vista energetico rispetto all’utilizzo di mezzi privati. Inoltre, FS ha iniziato ad autoprodurre l’energia di cui ha bisogno attraverso l’installazione di impianti fotovoltaici negli spazi di proprietà. Entro la fine del Piano industriale, l’obiettivo è coprire il 40% del fabbisogno di energia elettrica, arrivando a produrre 2,6 TW da fonti rinnovabili all’anno. Ad oggi sono 11 i MW installati e nel 2024 verranno attivati i primi 4 impianti con 21 MW di potenza fotovoltaica complessivi.
AUTOPRODUZIONE Per raggiungere la neutralità carbonica entro il 2040, inoltre, il Gruppo FS si è posto obiettivi precisi in termini di emissioni di CO2. In particolare, Ferrovie punta a ridurre entro il 2030 le emissioni dirette e indirette del 50% (Scope 1 e Scope 2) e ad abbattere del 30% le emissioni della catena del valore (Scope 3), che comprendono le emissioni generate da fornitori, clienti, collaboratori e altre fonti esterne. RFI, società capofila del Polo Infrastrutture del Gruppo FS, è impegnata in numerose iniziative orientate alla circolarità. Tra queste l’attivazione della nuova sottostazione elettrica di Forlì sulla linea Bologna-Rimini, il primo di una serie di impianti per il recupero dell'energia di frenatura dei treni in viaggio. Questa iniziativa, insieme ad altri 15 nuovi impianti previsti entro il 2032, contribuirà ad aumentare l'efficienza del sistema e a ridurre le emissioni di CO2.
L’autoproduzione di energia solare non è l’unica strada percorsa dal Gruppo FS per raggiungere i suoi obiettivi di sostenibilità. Trenitalia, società capofila del Polo Passeggeri del Gruppo FS, si sta impegnando per migliorare l’efficienza idrica riutilizzando le acque industriali per il lavaggio dei treni e sta attivando alcuni progetti pilota su siti strategici per avviare una water circular economy strategy in tutti gli impianti. È stato inoltre stanziato più di 1 miliardo di euro per l’acquisto di 40 nuovi Frecciarossa 1000 progettati per avere un ridotto impatto ambientale e 1 miliardo di investimenti l’anno per il trasporto regionale che ha permesso negli ultimi 2 anni l’arrivo di 248 nuovi convogli a basso impatto ambientale: un percorso di efficientamento e ottimizzazione con sistemi di trazione su ferro e su gomma alternativa. I nuovi treni Blues riducono del 50% il consumo di carburante, oltre a prevedere anche una forte diminuzione delle emissioni di CO2 rispetto agli attuali convogli diesel. A questi, si aggiunge il traghettamento con Intercity tra Calabria e Sicilia effettuato utilizzando locomotori alimentati a batterie.
Trenitalia è, inoltre, la prima impresa ferroviaria europea a rendere note le emissioni di CO2 dei propri viaggi tramite il calcolatore ufficiale dell’UIC “Ecopassenger”. L’applicazione permette di confrontare i consumi energetici e le emissioni di CO2 di un viaggio in treno rispetto allo stesso tragitto effettuato con altri mezzi. In questo modo i viaggiatori potranno conoscere, al momento dell’acquisto del biglietto, il minor impatto ambientale dei vari modi di viaggiare. Un incentivo all’intermodalità a favore di una mobilità sempre più attiva è dato dai circa 27 mila posti bici presenti su Regionali e Intercity. Sono inoltre in programma interventi di efficientamento energetico delle flotte già in asset, che riguardano l’illuminazione a LED, la climatizzazione e lo smart parking, oltre alla sperimentazione di soluzioni di ecodriving. Il piano di efficientamento energetico del Gruppo ha coinvolto anche il Polo Logistica che nel 2022 ha risparmiato 1,8 milioni di tonnellate di C02 grazie al modello di logistica integrata sostenibile. Inoltre, la società capofila Mercitalia ha lanciato un piano di rinnovo della flotta che prevede un risparmio del 25% sui consumi di energia da trazione. Avviato anche un programma di illuminazione più efficiente con la sostituzione delle lampade torri faro che illuminano i terminal con sistemi a led più ecosostenibili.