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Pensioni, niente più assegno all'estero: pagamenti, ecco cosa cambia

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Niente più assegni per le pensioni all'estero, solo accrediti o contanti laddove possibile. Lo prevede il vigente contratto che regola i rapporti tra l’Inps e l’attuale gestore del servizio di pagamento delle pensioni al di fuori del territorio nazionale, Citibank N.A. Lo scrive l’Istituto di previdenza in una nota. 

L’emissione e la spedizione al pensionato di un assegno di deposito non trasferibile possono essere disposte dalla banca soltanto in via eccezionale. In realtà si tratta di un metodo che in genere si evita perché la regolarità dei pagamenti tramite assegno spesso è compromessa dai ritardi nella consegna, dovuti soprattutto a disservizi dei locali servizi postali, oppure da incidenti come lo smarrimento o il danneggiamento. Proprio per ridurre il rischio di erogazione di prestazioni indebite, l’Inps sta eliminando gradualmente il pagamento delle pensioni all’estero tramite questa modalità. 

 

 

 

Nelle scorse ore l’Inps ha fornito indicazioni di carattere operativo volte ad abolire la modalità di pagamento tramite assegno nei confronti di pensionati residenti in Austria, Belgio, Tunisia e Australia. In particolare, i pensionati residenti in Europa riceveranno un modulo da Citibank per acquisire i dati bancari per l’accredito futuro, da compilare e restituire entro il 15 giugno 2024, allegando la copia di un documento d’identità valido e un documento prodotto dall’istituto bancario estero nel quale siano chiaramente indicate le coordinate bancarie utili all’accredito (cioè Bic e Iban oppure Sort Code e Numero di conto per il Regno Unito), l’intestatario e l’eventuale cointestatario del conto.

In caso di mancata risposta, il pagamento della rata di luglio 2024 sarà disposto in contanti a sportello presso Western Union. Nel caso di nuove pensioni o trasferimenti di pensioni dall’Italia, invece, da luglio 2024 il pagamento sarà in contanti, presso Western Union, se non sono state fornite le coordinate bancarie. Tale modalità di riscossione rimarrà attiva anche per i successivi pagamenti, fino alla richiesta di variazione delle modalità di pagamento da parte dei soggetti interessati. 

 

 

 

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