Btp Valore, il nuovo titolo scalda i muscoli: dove volano i rendimenti
Lunedì 26 febbraio partirà il collocamento del nuovo Btp Valore che si chiuderà venerdì 1 marzo (fino alle ore 13) a meno di una chiusura anticipata. Si tratta della terza emissione in poco meno di un anno pensata per le famiglie e i piccoli risparmiatori che il Tesoro, spinto dall’incredibile successo ottenuto nei precedenti collocamenti, ha deciso di porseguire su questa strada. Nei due casi precedenti la raccolta si è attestata intorno ai massimi di 18 miliardi di euro. I titoli avranno cedole trimestrali crescenti e un premio finale extra, mentre si allunga la durata del titolo.
SCADENZA NEL 2030
Già perchè questo Btp Valore avrà una durata di sei anni (contro i 4 anni del primo collocamento e i 5 anni del secondo). Le cedole saranno pagate ogni tre mesi, con rendimenti prefissati e crescenti nel tempo, sulla base di un meccanismo “step up” di 3+3 anni. I tassi minimi garantiti, comunicati ieri dal Ministero dell’Economia, sono del 3,25% per i primi tre anni, per poi salire al 4% dal quarto anno in avanti. Il codice ISIN del Titolo di Stato per il periodo di collocamento sarà: IT0005583478.
Ricordiamo poi che solo al termine del collocamento poi verranno annunciati i tassi definitivi che potranno essere confermati o rivisti al rialzo, in base alle condizioni di mercato alla chiusura dell’emissione. Anche stavolta torna l’extra premio finale di fedeltà per chi acquista il Btp Valore durante i giorni del collocamento e lo tiene fino alla scadenza: si tratta di un extra premio pari allo 0,7%, ossia un po’ più alto rispetto allo 0,5% delle due precedenti emissioni.
I piccoli risparmiatori potranno effettuare gli acquisti, con un investimento minimo di mille euro, esclusivamente attraverso l’home banking, oppure rivolgendosi al proprio referente in banca o all’ufficio postale presso cui si possiede un conto corrente col conto deposito titoli.
Sul titolo, che potrà essere acquistato senza commissioni nei giorni di collocamento, si applica la consueta tassazione agevolata per i titolo di Stato pari al 12,5% e l’esenzione dalle imposte di successione. Come sempre, i sottoscrittori potranno cedere interamente o in parte il titolo prima della sua scadenza, senza vincoli e alle condizioni di mercato. Il capitale sottoscritto è garantito a scadenza e il collocamento avrà luogo sulla piattaforma Mot (il mercato telematico delle obbligazioni e titoli di Stato di Borsa Italiana) tramite due banche dealers: Intesa Sanpaolo e Unicredit.
I PRECEDENTI
Come detto, il ritorno anche quest’anno del Btp Valore, dopo le prime due emissioni del 2023 (a giugno e ottobre, ndr), non è certo una novità visto che era stato già annunciato a fine anno proprio dal Mef nelle Linee guida della gestione del debito pubblico italiano del 2024, soprattutto visto «l’ottimo riscontro ricevuto dal mercato e tenuto conto anche del generale contesto di tassi d’interesse più elevati rispetto al recente passato».
I due precedenti collocamenti sono praticamente andati a ruba e, complessivamente, hanno raccolto oltre 35 miliardi: in particolare, nella prima emissiome, il Mef ha fatto davvero il pieno con un risultato record di 18,14 miliardi, i tassi furono del 3,25% per i primi due anni e del 4% per i successivi due; nel secondo Btp Valore invece, a fronte di una raccolta di 17,2 miliardi, i rendimenti sono stati fissati al 4,1% per il triennio e al 4,5% per i due anni successivi. Con questi titoli il Tesoro punta ad accrescere la quota di debito pubblico in mano alle famiglie italiane, attualmente poco sopra il 13 per cento.