Bce, Lagarde rimanda il taglio dei tassi: la frenata per l'emergenza-Mar Rosso
La Bce di Christine Lagarde decide di prolungare le sofferenze: la Banca centrale infatti ha scelto di lasciare invariati i tassi di interesse di riferimento, che dunque restano al 4,5% per la terza volta consecutiva, dopo i dieci rialzi precedenti e altrettanto consecutivi.
Invariati anche i tassi sui depositi delle banche presso la Bce, al 4%, e i tassi sulle operazioni di rifinanziamento marginale, al 4,5 per cento. In verità era atteso un primo taglio ai tassi, ma con tutta probabilità la situazione nel Mar Rosso, con le conseguenze che sta avendo in termini inflazionistici, potrebbe aver spinto l'Eurotower a prendere tempo. Le motivazioni della scelta in ogni caso verranno spiegate dalla Lagarde in persona.
E ancora, per quel che riguarda i programmi di Francoforte avviati per l'emergenza pandemica, il Consiglio direttivo continuerà a reinvestire in toto i pagamenti in linea capitale dei titoli in scadenza che sono stati acquistati nell'ambito del cosiddetto Pepp nel corso della prima metà del 2024; mentre nella seconda metà dell'anno la Bce, si apprende, ridurrò il portafoglio Pepp di 7,5 miliardi di euro in media al mese, per arrivare all'interruzione degli investimenti al termine del 2024.
Ci si interroga, ora, su quando arriverà il momento in cui la Banca centrale europea possa decidere di invertire la rotta per quel che concerne i tassi di interesse, ammesso che la rotta venga effettivamente invertita. Come detto, a pesare sulle decisioni la questione del Mar Rosso e l'impatto sul traffico-merci che attraversa il canale di Suez: gli attacchi degli Houthi, infatti, aumentano le incertezze e soprattutto le tempistiche dei transiti.