Ocse, il piano da incubo per l'Italia: tasse, pensioni e patrimoniale
L'Ocse mette nero su bianco il programma del Pd e della sinistra chiedendo più tasse (soprattutto l'idea di una patrimoniale) nel menù del dossier sul nostro Paese. Un piano horror: "Spostare le imposte dal lavoro alla proprietà e all’eredità, garantendo al contempo il mantenimento o l’aumento delle entrate", si legge in una delle raccomandazioni dell’Ocse contenute nell’Economic Survey sull’Italia, sottolineando che "lo spostamento delle imposte dal lavoro alla successione e alla proprietà renderebbe il mix fiscale più favorevole alla crescita". L’Ocse chiede anche di "aggiornare i calcoli della base imponibile tenendo conto degli impatti distributivi e di "continuare a contrastare l’evasione fiscale, anche continuando a promuovere l’uso dei pagamenti digitali e abbassando il tetto sui pagamenti in contanti".
Tra le raccomandazioni anche l’eliminazione delle spese fiscali "costose che non hanno una giustificazione economica o distributiva, ad esempio limitando la copertura della detrazione per il coniuge a carico. Il tutto alla luce del fatto che la quota delle imposte sul lavoro sul totale delle entrate è superiore a quella delle economie Ocse simili, mentre il gettito Iva e le imposte di successione sono inferiori", si rileva nel documento. E questo perché "una quota significativa delle entrate viene persa a causa dell’evasione fiscale", mentre la base imponibile dell’imposta sul reddito è erosa da costose detrazioni-deduzioni. Per l’Ocse inoltre "è possibile ridurre l’erosione della base imponibile, anche riducendo le spese fiscali e limitando la proliferazione di regimi fiscali speciali di flat tax".
Poi sempre l'Ocse parla anche delle pensioni: "È necessario risparmiare sulla spesa pubblica" ed in questa cornice le pensioni rappresentano una quota importante della spesa complessiva. Nel breve termine, questo problema si potrebbe contenere il problema con "l’eliminazione graduale regimi di pensionamento anticipato. La parziale de-indicizzazione delle pensioni elevate dovrebbe essere mantenuta nel breve termine, ma sostituita nel medio termine da una tassa sulle pensioni elevate che non sono correlate a contributi pensionistici pregressi". "Questo contributo di solidarietà", scrive l’Ocse "potrebbe essere mantenuto fino a quando il reddito relativo dei pensionati non sarà allineato alla media Ocse".