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Fibra ottica? Occhio alle sigle: ecco come evitare le fregature

Luigi Merano
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Sono sempre di più le attività quotidiane che svolgiamo collegandoci alla rete. La connessione internet rappresenta ormai un diritto fondamentale nel mondo moderno: serve per accedere alle informazioni e alle prestazioni sociali, ma anche per lavorare, studiare, vedere film in alta definizione o giocare a distanza. Tuttavia, non tutte le connessioni, o meglio, non tutte le infrastrutture sulle quali viaggiano i dati sono uguali. Alcune garantiscono un'esperienza fluida e soddisfacente per gli utenti, altre, meno performanti, sono un vero e proprio collo di bottiglia che rende complicate anche le azioni più semplici, come accedere a una pagina web. Ecco un vademecum per orientarsi nella giungla delle tecnologie.

COME SCEGLIERE IL TIPO DI CONNESSIONE?
La giungla di offerte degli operatori spesso può confondere gli utenti sul tipo di connettività che stanno acquistando per la loro abitazione o attività. Per fare chiarezza, l'AGCOM ha introdotto un sistema a semaforo. Un bollino applicato sui contratti e sulle pubblicità permette ai cittadini di distinguere in modo immediato se il collegamento internet è interamente in fibra ottica o meno. Il bollino verde identifica la fibra ottica integrale, che arriva direttamente dentro casa (FTTH, Fiber To The Home) garantendo prestazioni elevate, stabili e con un alto grado di sicurezza. Se la fibra si ferma alla centralina telefonica del quartiere, mentre la parte di connessione fino all’abitazione è in rame, il bollino sarà giallo: in questo caso parliamo di FTTC (Fiber To The Cabinet). Infine, il bollino rosso è per la connessione in rame, più obsoleta e meno efficiente.


QUALI SONO LE CARATTERISTICHE DI UNA RETE IN FIBRA OTTICA?
La fibra ottica è un cavo formato al suo interno da numerosi filamenti trasparenti in silicio, sottili quanto un capello, che trasportano i dati sotto forma di impulsi luminosi anche su grandi distanze. Le infrastrutture di telecomunicazioni realizzate con questo materiale offrono numerosi vantaggi rispetto alle reti tradizionali in rame, a partire da una capacità di trasmissione molto più elevata che raggiunge i 10 Gigabit al secondo e oltre. Questo consente anche alle connessioni domestiche, che generalmente raggiungono la velocità di un Gigabit al secondo, di scaricare file di grandi dimensioni, guardare video in streaming in alta definizione, giocare online, fare video conferenze, anche contemporaneamente, senza rallentamenti. Inoltre, la fibra ottica è un materiale che garantisce una connessione sempre stabile e performante, anche in condizioni meteorologiche avverse, ed è più sostenibile rispetto al rame perché non richiede l'estrazione in miniera e consuma oltre il 60% di energia in meno rispetto alle reti di vecchia generazione.

AREE BIANCHE, GRIGIE E NERE. DI COSA SI TRATTA?
Le aree bianche sono zone nelle quali non è presente un’infrastruttura a banda ultra larga (velocità minima di connessione in download di 30 megabit al secondo) e dove nessun operatore ha dichiarato interesse a investire perché considerate non remunerative (ad esempio, comuni più piccoli o più difficili da raggiungere). Qui lo Stato è intervenuto con dei bandi pubblici che si è aggiudicata Open Fiber. Le aree grigie sono zone nelle quali è presente un solo operatore di rete che fornisce servizi a banda ultra larga ed è improbabile che altri decidano di investire, ad esempio aree industriali ma anche periferie delle città e centri di medie dimensioni.

Anche qui il pubblico è sceso in campo con il Piano Italia 1 Giga che, grazie al PNRR, finanzia il 70% degli investimenti degli operatori che hanno vinto i bandi (Tim e Open Fiber). Infine, ci sono le aree nere, più densamente popolate, cioè le grandi città dove c’è mercato e più infrastrutture disponibili. La prima a puntare sulla tecnologia FTTH in Italia è stata Open Fiber che è, tuttora, la principale azienda che porta la fibra ottica fino a casa. Si tratta però di un soggetto wholesale-only, questo significa che non vende direttamente al cliente finale ma opera all’ingrosso mettendo la propria rete FTTH a disposizione di tutti gli operatori telefonici (e non solo) presenti sul mercato. Chi vuole attivare la connessione deve, quindi, rivolgersi a uno degli operatori partner. 

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